Ci saranno ritorsioni, vendette. Dopo l’uccisione di Osama Bin Laden, l’occidente deve aspettarsi di tutto. A dare l’allarme è, anzitutto la Cia. Il numero uno dell’intelligence americana, Leon Panetta, annuncia: «Al Qaeda quasi sicuramente cercherà di vendicare l’uccisione di Bin Laden». Secondo il capo dei servizi segreti americani «dobbiamo rimanere vigili e risoluti». Intanto, gli Stati uniti, tengono sotto stretto controllo ambasciate, consolati, rappresentanze politiche e aziende strategiche, sapendo che sono tra i primi obiettivi di un attentato. Mentre Obama dava l’annuncio dell’uccisione di Bin Laden, veniva diramato l’ordine “bravo force protection”, il massimo livello di sicurezza. «Non ci sono dubbi sul fatto che Al Qaeda continuerà ad attaccarci. Dobbiamo rimanere vigili, e lo saremo, negli Stati Uniti e all’estero», ha dichiarato, del resto, il presidente Usa. Dichiarazioni che trovano eco in tutto il mondo, a partire dall’Italia, dove il ministro dell’Interno Roberto Maroni, commentando l’eliminazione dello sceicco del terrore, la definisce una «una buona notizia», ma aggiunge che il governo non «abbasserà la guardia» dal momento che «l’interpol ha detto che sale il rischio terrorismo». Non solo: «ci può essere una reazione immediata», spiega il titolare del Viminale. L’interpol, l’organizzazione dedita alla cooperazione di polizia e al contrasto del crimine internazionale, ha chiesto a tutti i Paesi che ne fanno parte «un’accresciuta vigilanza». Sempre in Italia aumentano i controlli agli aeroporti. Al Leonardo Da Vinci, uomini della Squadra laser Polaria stanno effettuando controlli straordinari negli spazi dedicati alle partenze internazionali e, in particolare, quelle che ospitano i voli delle compagnie aeree Usa e della compagnia israeliana El Al. Ovunque vengono effettuati controlli a campione sui passeggeri in partenza e in arrivo, sui loro documenti e sui loro bagagli. Per quanto riguarda i nostri militari impegnati in Afghanistan, invece, non si è reso necessario l’innalzamento dei livelli di sicurezza dal momento che sarebbe già al massimo. In queste ore la polizia postale sta incentivando i controlli, ha aumentato il monitoraggio su internet e sta scandagliando i forum e i siti legati ad Al Qaeda per rilevare eventuali avvisaglie di attacchi. 



Il ministro degli Esteri Franco Frattini fa sapere che l’allerta è al culmine presso le nostre rappresentanze diplomatiche italiane. «La vigilanza molto alta», ha detto e «lo stesso facciamo sulla rete delle nostre ambasciate». Tuttavia, «non vuole dire – assicura – che si debbano creare allarmismi». Sale la tensione anche a Londra, dove il premier David Cameron ha ammesso: «è una sconfitta storica per la piaga del terrorismo», ma ha aggiunto: «non significa la fine di Al Qaeda».

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