In costante evoluzione la situazione relativa al vulcano islandese Grimsvotn. Da ieri infatti il vulcano ha cominciato a eruttare in modo costante con una colonna di fumo che si innalza anche per venti chilometri di altitudine. Il che ha immediatamente provocato problemi ai voli aerei. L’Islanda ha già chiuso oggi il suo spazio aereo, per timore che le polveri sottili possano creare danni ai motori dei velivoli. Si era detto però che non si sarebbe dovuta ripetere l’emergenza dell’aprile del 2010 quando il vulcano Eyjafjoell causò la sospensione di circa 100mila voli in tutta Europa con quasi dieci milioni di persone bloccate a terra. Invece già domani il Regno Unito potrebbe attivare la sospensione dei voli per l’arrivo delle ceneri sui propri cieli. ceneri che poi si sposterebbero su Francia e Spagna. IlSussidiario.net ha sentito il professor Chiarabba dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che al proposito ha detto: “Rispetto all’esplosione vulcanica dello scorso anno, questo vulcano sta sprigionando particelle differenti. Si tratta di particelle più spesse di quelle dell’anno scorso, il che può significare problemi maggiori per i voli aerei”. Al professor Chiarabba abbiamo chiesto anche informazioni sulla pericolosità dell’Islanda a livello sismico: “L’Islanda” ha detto “è una zona completamente vulcanica. Si tratta di un’isola che emerge sopra la dorsale oceanica atlantica ed è caratterizzata esclusivamente da fenomeni vulcanici. Di vulcani attivi ce en sono diversi sull’isola e molti altri a livello sottomarino. Nonostante questa grande densità vulcanica, fortunatamente non si sono mai verificate eruzioni esplosive paragonabili a quelle che accadono nella cinta circumpacifica e che hanno colpito il Giappone anche in tempi recenti. Si tratta, in quella zona, di vulcani molto più esplosivi e molto più pericolosi”. Intanto il commissario europeo ai trasporti Kallas è in contatto con i ministri dei trasporti dei paesi membri della Ue per pianificare una strategia comune che garantisca la massima sicurezza per i viaggiatori.



«Al momento si sta lavorando sui dati a disposizione per effettuare una valutazione del rischio sulla sicurezza dei voli. Rispetto all’eruzione dello scorso anno, l’Europa è più preparata, grazie anche ad un numero maggiore di strumenti a disposizione delle autorità internazionali e nazionali» è stato detto. Le compagnie aeree stanno studiano tecnologie che possano difendere i propri mezzi da questa problematica. Easyjet, prima compagnia al mondo, sperimenterà a breve una tecnologia che si chiama Avoid (Airborne Volcanic Object Identifier and Detector): un identificatore e rilevatore di materia vulcanica presente nell’aria.



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