Clamorosa svolta a livello internazionale sulla lotta alla droga. Il Global Commission on Drug Policy, documento redatto a cura delle Nazioni Unite, dichiara il fallimento della lotta alla droga e annuncia un cambiamento di politica che potrebbe avere svolte epocali. Legalizzare la droga e trattarla come una questione sanitaria. Droga libera e basta guerra a chi la coltiva. E’ quanto si legge nel documento che porta una delle firme più prestigiose al mondo, quella di Kofi Annan ex segretario dell’ONU. Altre firme prestigiose sono quelle di Ferdinando Cardoso, George Schultz, George Papandreu, Paul Volcker, Mario Varga Llosa, Branson, cioè i grandi della politica e dell’economia mondiali. Il concetto base del documento è dire basta alla criminalizzazione della droga e trattarla come una emergenza sanitaria. La dichiarazione sarà presentata oggi a New York con una conferenza stampa. Nel documento si legge: “Trattare i tossicodipendenti come pazienti e non criminali”. E ancora: “La guerra mondiale alla droga ha fallito con devastanti conseguenze per gli individui e le comunità di tutto il mondo”. Si vogliono ottenere milioni di firme da tutto il mondo per presentare una petizione all’ONU. Nel rapporto fanno capolino dati e statistiche: il consumo di oppiacei è pasta in dieci anni da 12,9 milioni di persone a 17,35 milioni. Il consumo di cocaina è passato da 13,4 milioni a 17 milioni. Cannabis. fumata nel 1998 da 147,4 milioni di persone e nel 2009 da 160 milioni. Vengono denunciate le spese dei governi in strategie che invece possono essere applicate in modi migliori. Nel documento si invitano i governi di tutto il mondo ad adottare forme di regolarizzazione che colpiscano le associazioni criminali e salvaguardino la salute dei cittadini. Vengono enunciati quattro principi base: le politiche contro la droga devono usare criteri scientifici. Le misure anti droga devono essere improntate al rispetto dei diritti umani, mettere fine alla marginalizzazione di chi usa droghe.
La lotta alla droga va portata avanti a livello internazionale ma “prendendo in considerazione le diverse realtà politiche, sociali e culturali”. Infine: la polizia non è sufficiente e bisogna coinvolgere le famiglie e la scuola. “Le politiche fin qui seguite hanno soltanto riempito le nostre celle – dice Branson, l’inventore del marchio Virgin – costando milioni di dollari ai contribuenti, rafforzando il crimine e facendo migliaia di morti”.