Carcere a vita per Danilo Restivo, riconosciuto ieri colpevole dell’omicidio di Heather Barnett, la donna inglese trovata morta nella sua abitazione di Bournermouth nel 2002. Restivo era suo vicino di casa. L’italiano, che nel nostro Paese deve affrontare un altro processo perché sospettato di aver ucciso a Potenza Elisa Claps, viveva nel Regno Unito da molti anni. Le parole del giudice inglese sono state lapidare: Lei, ha detto rivolgendosi a Restivo, non uscirà mai più dal carcere. Aggiungendo: “Lei è un assassino freddo, depravato e calcolatore che ha ucciso Heather come ha fatto con Elisa”. Il riferimento al caso italiano è significativo. Sembra ormai ci siano pochi dubbi che il Restivo fosse un serial killer con problemi mentali. La pena di 30 anni per la corte inglese sarebbe stata inappropriata perché questo è un caso senza attenuanti. C’è solo il carcere a vita. Il giudice ha inoltre spinto più in là la sua requisitoria, dicendo che Restivo era consapevole che uccidendone la madre, i figli della Barnett ne sarebbero rimasti devastati a vita. Ha poi fatto altre analogie con il caso Claps, che sono risuonate come un invito alla giustizia italiana a condannare anch’essa l’uomo: “Ha sistemato il corpo di Heather come fece con quello di Elisa. Le ha tagliato i capelli, proprio come Elisa”. La Claps, scomparsa nel 1993, venne ritrovata cadavere solo nel 2010: Restivo fu l’ultima persona a vederla viva. Era noto per importunare le ragazze tagliando loro ciocche di capelli, fare telefonate anonime.



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