Zapatero abbandona. Non sarà lui il candidato socialista alle prossime elezioni nazionali che si terranno, anticipate, il prossimo 20 novembre. Al posto suo si candiderà l’attuale ministro degli esteri Alfredo Perez Rubalcaba. Il voto era previsto per il marzo 2012, ma la grave situazione di crisi generale del paese e la sonora sconfitta socialista alle recenti amministrative ha costretto a ricorrere alle elezioni anticipate. Zapatero, primo ministro del paese iberico nelle ultime due consecutive amministrazioni, è stato il simbolo stesso di un periodo storico segnato da forti contrasti principalmente con la Chiesa cattolica. Zapatero ha ricordato che già prima della crisi aveva promesso che non si sarebbe ricandidato, ritenendo due legislazioni più che sufficienti, ma certo è che con il suo abbandono finisce un’epoca storica molto particolare per la Spagna, dove si è portato avanti un processo di riforme legate essenzialmente ai matrimoni tra gay, a una maggiore liberalizzazione dell’aborto e in genere a un laicismo dai toni esasperati. Ricordiamo solo il rifiuto di Zapatero di incontrare il Papa durante una visita in Spagna.
Con la candidatura di Rubalcaba il Partito socialista spagnolo spera di ribaltare i trend dei sondaggi che danno favorito al momento il candidato del Partito popolare, Mariano Rajoy. Zapatero ha dato il suo annuncio concludendo con queste parole. “È necessario che il governo che esce dalle urne sia pronto ad affrontare già dal primo gennaio la situazione economica e ridurre il deficit e le responsabilità del Paese”.