Il governo pachistano fa marcia indietro. Abolito di recente, il ministero per le minoranze religiose viene di nuovo riportato in vigore, seppur con un nome diverso. Si chiamerà infatti ministero per l’armonia nazionale. Era stato abolito in seguito a una riforma costituzionale, e relegar ad alcune piccole agenzie che dovevano agire a livello locale. Alla sua guida un cattolico, Akram Gill, come lo era il suo predecessore, Shahbaz Bhatti, assassinato alcuni mesi fa da fanatici integralisti islamici. Il nuovo ministero avrà a disposizione un portafoglio e avrà il rango federale. Il nuovo ministro ha subito colto l’occasione per parlare ai giovani pachistani, invitandoli a un maggiore impegno nella costruzione di un mondo di pace. Sono tre in tutti i ministeri aperti dal governo: oltre a quello per l’armonia nazionale, c’è quello delle risorse umane e sviluppo e quello dell’addestramento tecnico e professionale. Lo scopo della riforma che aveva abolito il ministero per le minoranze religiose, sulla carta era rivolta a favorire il decentramento in un’ottica federalista, di fatto toglieva l’unica protezione, seppur molto condizionata, che hanno i cristiani perseguitati del Pakistan.
Il ministero per l’Armonia potrà beneficiare di sei dipartimenti e avrà il compito di promuovere la pace, la tolleranza e una maggiore solidarietà all’interno della società, con particolare attenzione al dialogo interreligioso. Gill è esponente del partito di centro Pakistan Muslim League.