In Inghilterra la situazione sembra essere migliorata, ma non è ancora tornata alla normalità. La polizia ha fatto sapere di aver arrestato oltre 1.700 persone (oltre 1.000 nella sola Londra) da sabato scorso in diverse città, in seguito ai disordini, agli scontri e ai tumulti che hanno provocato anche alcuni morti. Tra di loro c’è anche un giovane di 22 anni, accusato della morte di Richard Mannigton Bowes, un uomo di 68 anni, colpito lunedì da alcuni teppisti a Ealing, sobborgo della Capitale, mentre intimava loro di spegnere le fiamme che avevano appiccato ad alcuni cassonetti dell’immondizia.
Colpito alla testa, Bowes era stato portato in ospedale. Le sue condizioni erano apparse subito disperate, e infatti è deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì. L’uomo è stato ricordato anche dal sindaco di Londra, Boris Johnson, che lo ha definito un eroe.
La polizia intanto sta protestando per i teppisti che sono stati rilasciati, a detta degli agenti, troppo in fretta a Londra, oltretutto dopo essere stati sottoposti a sentenza di un giudice. A Birmingham, invece, gli agenti hanno deciso di proiettare su un megaschermo posto su un furgone che gira per la città le foto dei disordini, con la speranza che qualcuno possa riconoscere i protagonisti degli scontri.
Di sicuro faranno discutere le dichiarazioni di Valentino Rossi a La Stampa. Il pilota della Ducati ha infatti detto di essere dalla parte dei contestatori e contro i poliziotti che hanno picchiato la gente e ucciso dei ragazzi.