Ha tagliato la testa al figlioletto di 7 anni, lasciandola poi sul marciapiede vicino a casa così che la madre la potesse vedere. L’orribile episodio è successo in Louisiana, nella cittadina di Thibodeaux. Autore un tale Jeremiah Lee Wright, di 30 anni. La scena che si è presentata davanti agli occhi dei poliziotti giunti sul posto era talmente scioccante che alcuni di loro sono scoppiati a piangere. Dietro il gesto, la follia di un padre che ha dichiarato che si era stancato di prendersi cura del figlio, gravemente handicappato. Il piccolo Jori Lirette era infatti affetto da problemi cerebrali e anche cardiaci. Viveva confinato su una sedia a rotelle e per nutrirsi aveva bisogno di un tubo alimentare apposito. Una condizione estremamente difficile, che però non spiega il gesto esagerato e soprattutto il modo in cui il corpo del piccolo è stato fatto a pezzi. Il padre, probabilmente affetto da problemi mentali (non è chiaro se precedenti alla nascita del figlio o causati dagli anni di convivenza con il piccolo disabile) ha infatti spiegato, quando gli è stato chiesto perché avesse lasciato il capo del bimbo in mezzo alla strada, che voleva semplicemente che la moglie rimanesse scioccata quando avesse visto la testa. Una spiegazione ovviamente illogica. L’uomo poi non si è limitato a mozzare il capo del bimbo, ma gli ha tagliato anche una mano e un piede, chiudendo poi i vari resti del corpo in sacchetti di plastica. Jeremiah Wright è stato arrestato e la cauzione richiesta è di ben 5 milioni di dollari, una cifra scelta appositamente per evitare che l’uomo, che sembra non sia nemmeno in grado di permettersi un avvocato, possa lasciare la prigione. Sebbene in passato l’uomo fosse stato arrestato diverse volte per banali motivi, non si era mai reso protagonista di atti di violenza, tantomeno così efferati. Si sospetta che dietro la decisione di uccidere il piccolo però ci siano altri motivi. La moglie, Jesslyn Lirette di 27 anni, ha infatti dichiarato che i due litigavano spesso negli ultimi tempi, e che stava pensando di andarsene via con il figlio.
Forse il gesto è stato motivato da una sorta di vendetta nei confronti della donna, che stava insieme a Jeremiah da circa dieci anni. Proprio un mese fa la polizia era intervenuta nell’abitazione della coppia per sedare una lite fra i due. Ma a parte questo, il massimo precedente penale dell’assassino era stata una condanan a dieci gironi per tentata rapina risalente al 2005. Il primo ad accorgersi del terribile accaduto è stato un automobilista che passava in quel quartiere e che ha visto la testa del bimbo di frotne alla casa. La madre in quel momento era andata a riparare la macchina proprio per portare, il giorno dopo, il figlioletto da uno specialista a New Orleans. Il commento della giovane madre è stato lapidario: “Il diavolo” ha detto, riferendosi al suo compagno “si è portato via il mio piccolo angelo”. Tra le parole sconclusionate dell’uomo, disoccupato, anche una dichiarazione secondo la quale la madre non si occupava del figlio e tutta la pesante incombenza di badare al bambino toccava lui. La donna ha prontamente negato queste accuse: per portare i soldi a casa, visto lo stato di disoccupazione dell’uomo, faceva da badante a un altro ragazzo handicappato, ma ha assicurato che tutto il suo tempo libero lo passava con il figlio. Jesslyn ha anche commentato di come il figlio fosse affezionato al padre e nonostante ciò ha dovuto subire una morte orribile proprio per mano sua.
Adesso Wright, se fosse condannato come è sicuro accadrà dopo il processo, rischia la pena di morte. La piccola cittadina di Thibodeaux è sconvolta dall’accaduto. L’ultimo omicidio e non certo così tragico, risaliva infatti a ben tre anni fa. Soprattutto i compagni di scuola del piccolo sono rimasti sconvolti dal fatto. Nonostante il suo forte handicap infatti il piccolo da un paio di anni era riuscito a esprimersi con parole e quindi aveva cominicato a frequentre la scuola elementare. Anche il sindaco del paese ha commentato con frasi addolorate quanto accaduto, dicendo che non sarà facile per la picocla comunità, che si trova a un centinaio di chilometri di distanza da New Orleans, reagire e superare quanto accaduto.