Le Giornate Mondiali della Gioventù di Madrid sono entrate nel vivo con l’apertura ufficiale dell’evento, tenutasi ieri sera con una Messa celebrata dall’arcivescovo della capitale spagnola Antonio Maria Rouco Varela. Sono già decine di migliaia i giovani giunti a Madrid da tutto il mondo: ufficialmente ne sono attesi circa mezzo milione, tante sono le iscrizioni all’evento, ma gli organizzatori se ne aspettano oltre un milione. E con l’enorme afflusso di persone inevitabilmente si denunciano i primi problemi. Ieri la polizia spagnola ha arrestato un ventiquattrenne di origini messicane perché sospettato di star preparando un attentato contro la manifestazione indetta da associazioni laiciste che protesteranno contro la presenza del Papa alle Giornate. Benedetto XVI infatti sarà a Madrid da domani 18 agosto per intrattenersi alcuni giorni in visita ufficiale. La manifestazione indetta per oggi che sfilerà per Madrid intende protestare contro le spese dell’evento, ritenute eccessive in questo momento di crisi economica, e contro la presenza del Papa stesso. In questi giorni sono previste anche iniziative del movimento degli indignados, che ha intenzione di occupare alcune delle circa 800 scuole madrilene messe a disposizione dei giovani che arrivano da tutto il mondo per passarvi le notti. Sono previste anche manifestazioni contro la pedofilia, in cui si accusa la Chiesa cattolica. Gli organizzatori delle hanno risposto a tali proteste, spiegando che i costi dell’evento sono sostenuti con donazioni di soggoli e di grandi imprese. Il costo totale previsto è di circa 50 milioni di euro. Intanto l’arcivescovo di Madrid ha annunciato una iniziativa speciale proprio in occasione delle GMG: l‘assoluzione dal peccato dell’aborto per chiunque si confesserà in questi giorni. Si tratta di una iniziativa straordinaria in quanto solo i vescovi, i loro vicari o i penitenzieri della chiesa cattedrale possono confessare il peccato di aborto che comporta la scomunica immediata, e quindi rilevare anche la scomunica stessa. Non è la prima volta però che un vescovo prende questa decisione: era successo anche a Torino durante l’estensione della Sacra Sindone.
Si tratta di una iniziativa che ha evidentemente lo scopo di far riflettere i giovani sulla problematica inerente all’aborto, in un Paese come la Spagna in cui il governo in carica da sempre è attivissimo nel concedere la massima liberalizzazione sul tema.