Doveva essere l’atto finale di sei mesi di guerra civile. I ribelli dopo due giorni di violenti combattimenti che secondo alcune fonti avrebbero provocato migliaia di morti, sono riusciti a entrare nel compound dove si cela il bunker del Colonello Gheddafi. Ma Gheddafi non c’è. Poi la beffa: proprio mentre entravano, è risuonato un nuovo messaggio del dittatore che diceva di essere a Tripoli e di voler combattere fino alla fine. Non solo: il presidente della federazione russa di scacchi ha detto di aver parlato al telefono proprio oggi pomeriggio con Gheddafi. La residenza di Gheddafi espugnata dunque. I ribelli stanno festeggiando mentre immagini video di Al Jazeera mostrano gli edifici in fiamme. Anche questa vittoria è stata resa possibile grazie ai violenti bombardamenti degli aerei della Nato che da ieri notte hanno colpito in modo incessante l’area residenziale dove si reputava si torvasse Gheddafi o dove comunque è stato ascosto fino a poche ore fa. . Mistero dunque sulla sorte di Gheddafi: il suo rifugio era dotato di tunnel di fuga lunghi anche trenta chilometri che portavano al mare. Che l’ex leader libico sia fuggito di lì verso una imbarcazione che lo ha messo in salvo? I ribelli stanno perquisendo ogni stanza dell’intero complesso. E mistero adesso su cosa succederà: continueranno i combattimenti? Il figlio del colonnello Saif al-Islam che era ricomparso stanotte dopo che era stato fermato dai ribelli, aveva convocato una conferenza stampa con i giornalisti internazionali. Secondo lui, Tripoli era sotto il loro controllo. Ma migliaia di ribelli stanno festeggiando sul bunker in fiamme e hanno decapitato la statua di Gheddafi che si ergeva poco distante. Scene che ricordano quelle della caduta di saddam in Iraq. Decisive le prossime ore per gli sviluppi definitivi. I portavoce dei rivoluzionari assicurano che continueranno la caccia a Gheddafi per arrestarlo, o ucciderlo se ce ne sarà bisogno e che nelle prossime 72 ore tutto sarà concluso. E’ intanto intervenuto anche il presidnete degli Stati Uniti oBama che ha dichiarato: “Il regime è finito. Al fianco degli insorti per una transizione pacifica”.