Botta e risposta abbastanza secco tra Turchia e Unione europea con in mezzo Cipro. Nel giugno del 2012, infatti, l’isola del Mediterraneo, divisa in due (una parte sotto il controllo della Turchia e l’altra indipendente) e facente parte dell’Unione europea, nonché dell’Eurozona, dovrebbe assumere la presidenza di turno dell’Ue. Una prospettiva che non piace affatto al governo di Ankara.
Il vicepremier turco, Besir Atalay, secondo quanto riportato dall’agenzia Anatolian, dopo una visita a Cipro Nord, territorio sotto il controllo turco, avrebbe detto che il suo Paese sarebbe pronto a congelare le relazioni diplomatiche con l’Unione europea qualora i negoziati di pace sull’isola non verranno conclusi prima del giugno 2012. Atalay ha anche aggiunto che quanto ha dichiarato è una decisione condivisa dall’intero esecutivo di Ankara.
La Turchia, infatti, contrariamente alla Comunità internazionale, non riconosce la Repubblica di Cipro (Cipro del Sud, aderente all’Unione europea), che rappresenta i greco-ciprioti. Riconosce invece la Repubblica turca di Cipro del Nord, in cui vive la comunità turca. L’isola è divisa dal 1974, anno in cui la Turchia invase la parte settentrionale dell’isola.
Interpellata sulla vicenda, la portavoce della Commissione europea, Maja Kocijancik, ha fatto sapere che la linea di Bruxelles non cambia assolutamente. Oltre a far notare che non si tratta della prima minaccia di questo tono proveniente da Ankara, la Kocijancik, ha ricordato che questo non è certo il momento per speculare sulla situazione di Cipro, cui l’Ue sta cercando di trovare una soluzione. Già a luglio, in effetti, il ministero degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, aveva posto la stessa questione. Allora il commissario europeo all’allargamento, Stefan Fule, aveva liquidato i commenti sostenendo che non erano venuti al momento giusto.
Finora, è stata la Repubblica di Cipro, nel 2004, a respingere una soluzione alla questione trovata dalle Nazioni Unite e approvata dai turchi-ciprioti che prevedeva la riunificazione del territorio dell’isola a largo della Turchia.
Proprio dal 1° maggio del 2004, il Cipro del Sud è diventato stato membro dell’Unione europea: esso copre circa il 59% dell’isola, mentre un altro 36% è sotto la giurisdizione turca. Il restante 5% è costituito da territorio di confine controllato dalle Nazioni Unite, oltre che da basi della marina inglese nel sud dell’isola.