E’ morta la giovane donna saudita che da tempo cercava di combattere il regime islamico che vieta alle donne di guidare. Attivista del movimento che si batte per consentire alle donne di ottenere la patente, la ragazza ha perso la vita proprio in un incidente stradale avvenuto nel Nord dell’Arabia Saudita, nella provincia di Hael. Il Daily Mail fa sapere che la donna era alla guida di un’automobile di cui poi ha perso il controllo: il veicolo è uscito di strada e sembra che la donna sia morta sul colpo, mentre un’amica che si trovava dal lato del passeggero sarebbe rimasta gravemente ferita. E’ sempre il Daily Mail a spiegare che in Arabia Saudita «le donne fanno fatica a muoversi, non solo a causa del divieto. I taxi sono rari, e alcuni uomini rifiutano di portare in giro donne senza un protettore,  come il marito, o un altro parente maschio». Ma dal 17 giugno dell’anno scorso, cioè da quando è entrato in vigore il divieto, i casi di donne scoperte a guidare e successivamente punite sono stati molti. Ad agosto scorso una donna in Arabia Saudita ha sfidato il divieto di guida ed è stata arrestata a Gedda. Sembra che la donna stesse guidando la sua auto per andare a prendere la figlia e riportarla a casa. Poco tempo prima cinque donne saudite erano state arrestate a Riad per lo stesso motivo: bloccate dalla polizia a Hettein, un quartiere a nord di Riad, le cinque saudite, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, sono state arrestate e condotte in un posto di polizia. La donna assunta a simbolo della richiesta di emancipazione delle donne saudite si chiama Manal Sharif, consulente informatico di 32 anni, arrestata e incarcerata per dieci giorni per aver postato un video provocatorio in cui si era fatta filmare mentre guidava una macchina. Ma sulla Rete continuano ad aumentare video di donne che si mettono alla guida sfidando le autorità. Per circolare in macchina le donne saudite sono costrette, se se lo possono permettere, a pagare un autista. Le altre devono sperare in u passaggio da parte di un membro maschio di famiglia o di qualche amico.



E’ stata anche creata una pagina sul social network Facebook, intitolata “Teach me how to drive so I can protect myself”, che ad oggi registra oltre 7000 “Mi piace”.

Leggi anche

Tajani al G7: “25 mln per Libano e Gaza, Italia per la tregua in M.O.”/ Meloni: “aumentare presenza in Siria”DUE POPOLI, DUE STATI?/ Se la vera “aspirazione” di Hamas non è molto diversa da quella di Israele