Si continua a morire ad Aleppo, teatro nelle ultime settimane di intense battaglie. La televisione siriana ha riferito che una serie di autobombe scagliate contro i palazzi simbolo del regime, nel cuore della città, avrebbero provocato la morte di circa quaranta persone. Secondo le prime ricostruzioni, una prima deflagrazione avrebbe investito e raso al suolo il circolo degli ufficiali dell’esercito, seguita poi da un’altra serie di esplosioni che avrebbe invece colpito la centralissima piazza Saadallah Jabiri. Gli attentati kamikaze hanno poi scatenato un violento scontro a fuoco tra le forze governative e i ribelli, con questi ultimi che avrebbero utilizzato mortai per asserragliare le postazioni dell’esercito del regime nei locali del vicino Suq al Hal. L’inferno è esploso questa mattina intorno alle 7.30, ora locale (le 6.30 in Italia), nella centrale piazza Saadallah Jabiri di Aleppo. E’ stata prima di tutti l’agenzia ufficiale Sana a parlare della violenta esplosione di tre autobombe avvenuta in sequenza tra il lato orientale della piazza e l’angolo con un albergo della città. Alcune fonti riferiscono che le vittime sarebbero poco meno di 30, senza però specificare quanti siano civili e quanti militari, mentre altre fonti mediche, citate dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), fanno sapere che le vittime sono almeno 40, insieme a altre decine di feriti ricoverati all’ospedale al Razi. L’Ondus ha poi parlato anche di una quarta autobomba, esplosa poco lontano dalla stessa piazza teatro della battaglia di questa mattina, vicino alla Camera di Commercio a Bab Janin. Quest’ultima deflagrazione avrebbe provocato la morte di almeno una persona. Come fa sapere La Repubblica, un corrispondente della France Presse ad Aleppo avrebbe udito due potenti esplosioni in rapida successione e, poco dopo, avrebbe visto la facciata di un albergo sventrata dall’esplosione, con almeno cinque feriti nella zona. Sembra poi che nell’attacco sia anche stato raso al suolo il circolo degli ufficiali dell’esercito. Anche ieri ad Aleppo si sono consumate violente battaglie. 



La città alla periferia di Damasco è stata nuovamente teatro di una giornata di sangue, tanto che gli attivisti hanno comunicato che il numero dei morti, solo nella giornata di ieri, potrebbe essere anche di 120, più altre 15 persone giustiziate in strada, nel quartiere di Yameit al Zahraa. 

Leggi anche

Tajani al G7: “25 mln per Libano e Gaza, Italia per la tregua in M.O.”/ Meloni: “aumentare presenza in Siria”DUE POPOLI, DUE STATI?/ Se la vera “aspirazione” di Hamas non è molto diversa da quella di Israele