Nella notte aspettavamo un aggiornamento da Riro Maniscalco sulla situazione durante il passaggio dell’uragano Sandy sulla città di New York. Invece di un articolo via email, ci sono arrivati degli sms, per di più mischiati fra loro. Li abbiamo ricostruiti: anche questo ci fa rendere conto di quale fosse la situazione e quale impatto sulla vita degli americani abbia avuto questa “tempesta perfetta”. Eccoli.
Scrivo dal blackberry… che non è il massimo della vita. Ma è quel che mi è rimasto come collegamento con il resto del mondo, perché internet se n’è andato, come la televisione, attorno alle 6:15 pm, ora presunta del “landfall” di Sandy.
A questo punto ne sapete più voi di me. Potrei fare come Dafoe con la peste di Londra , e raccontare quel che non posso vedere e sapere lavorando di fantasia. Intanto fuori il vento picchia forte, e ogni tanto la luce “flickers”, dà segni di cedimento. Resisterà Bay Ridge o crollerà come tante aree di NYC, New Jersey e Connecticut dove oltre trecentomila erano già senza luce più di due ore fa?
Chissà se dopo essermi fatto due pollici come due battilarde riuscirò a mandare questo messaggio. È strano trovarsi all’improvviso tagliati fuori da quello che è diventato una sorta di flusso sanguigno extracorporeo addizionale. Comunicazione…. Fino a poco fa non riuscivo a farne a meno: email, facebook, blackberry messanger, what’s up. Niente twitter, quello non l’ho mai fatto.
Tutti chiedevano, si preoccupavano, inviavano parole di sostegno e conforto. Adesso niente, tutto tace. Dov’è finito il mondo? Le ultime immagini alla TV facevano un certo effetto tra allagamenti, alberi schiantati, oggetti randagi sbattuti dal vento, una gru spezzata in due e pencolante in mezzo a Manhattan, Downtown deserta e spettrale.
Torniamo alla radio. Come quando eravamo bambini. E la famiglia raccolta attorno alla radio sente che l’acqua in Jersey ha superato le dune, e se ne va ad inondare i centri abitati. Ascoltiamo 1010 Win, la stazione più seguita della regione. Li sentiamo perché, da brava stazione importante, ha i suoi generatori. Ma i giornalisti sono al buio, e ce lo dicono, da Manhattan dove sono.
Ascolto la radio e ringrazio il cielo che Sandy ci ha solo privati del flusso sanguigno extracorporeo addizionale. Senza il quale sembrerebbe di non poter vivere. Finché non ti accorgi che si può. Adesso smetto, i pollici non ce la fanno più. Stasera si dice una preghiera per quelli che sono stati castigati più di noi. E si gioca a carte.
Amici, sorry, ma c’è rimasto solo questo modo….