La visita del segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon al Cairo forse è riuscita nell’intento. Da parte israeliana è infatti arrivata nelle ultime ore la disponibilità a discutere una tregua e soprattutto a rinviare, almeno temporaneamente, l’invasione di terra della striscia di Gaza che sembrava invece inevitabile. L’offensiva di terra viene sospesa, dice un comunicato del governo israeliano, per permettere i tentativi da parte egiziana di raggiungere una tregua. Parole significative, le prime da quando ormai da circa una settimana è cominciata la guerra tra Israele e palestinesi, guerra che ha provocato già oltre cento morti tra i civili della striscia di Gaza. Questa notte ci sono stati però ancora attacchi israeliani sulla striscia di Gaza, per mezzo di raid aerei e bombardamenti da parte delle navi che stazionano sulla costa di fronte ai territori palestinesi. Secondo fonti israeliane sarebbero stati colpiti almeno un centinaio di obbiettivi: Hamas parla di almeno sei morti tra i civili, di cui due bambini rispettivamente di 14 mesi e 8 anni che stavano dormendo nella loro abitazione. E’ stata bombardata anche la città di Rafah nei pressi dei confini con l’Egitto: in questo attacco fonti palestinesi parlano dell’uccisione di due fratelli di 15 e 17 anni e di quattordici persone rimaste ferite. Sempre stanotte i palestinesi avrebbero sparato cinque razzi verso il territorio israeliano di cui due sono stati intercettati dal sistema difensivo. Tra gli obbiettivi palestinesi da parte israeliana, anche la Banca islamica di Gaza che è stata bombardata perché, secondo Israele, colpevole di finanziare l’attività terroristica di Hamas. La banca veniva usata anche per pagare gli stipendi dei circa 35mila dipendenti pubblici della striscia di Gaza. E’ intanto intervenuto  il comandante delle Brigate El Nasser Salaheddin che parlando con il giornale italiano Repubblica ha detto che se Israele fermerà i suoi raid loro fermeranno il lancio di missili. Questa condizione però non sarebbe sufficiente per una tregua: Israele deve anche riaprire i valichi di confine, fermare le uccisioni mirate di esponenti di Hamas e togliere il blocco della pesca.



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