C’è finalmente un accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Gaza. La notizia arriva da fonti vicine al governo egiziano, ma anche da fonti israeliane e palestinesi. L’accordo vero e proprio con conseguente ordine di cessate il fuoco e di inizio di una tregua dovrebbe essere dato fra un paio d’ore proprio dal Cairo, dove le autorità egiziane in tutti questi gironi hanno condotto un delicato tentativo diplomatico per raggiungere la fine delle ostilità. Già ieri infatti era stata annunciato un cessate il fuoco che avrebbe dovuto avere inizio a mezzanotte, ma che poi non si è concretizzato per via del parere contrario di Israele. Nelle ultime ore di oggi si era invece parlato di un cessate il fuoco unilaterale degli israeliani, fino all’annuncio di poco fa. Forse Israele ha deciso di rinunciare allo scontro aperto dopo il grave attentato di oggi nella capitale Tel Aviv che ha provocato una ventina di feriti di cui alcuni in condizioni molto gravi. Tornando all’annuncio di stasera, Israele a differenza di ieri si è dunque detta d’accordo su una tregua, ma a una condizione: non intende ritirare il blocco attorno a Gaza e che impedisce l’arrivo di rifornimenti alimentari, ma anche ovviamente di armi. Proprio oggi l’Iran ha detto apertamente di essere impegnato a fornire armi (in particolare missili) ad Hamas. Nelle ultime ore i tentativi di diplomatici di porre fine all’escalation fra israeliani e palestinesi si erano intensificati, con l’arrivo al Cairo del segretario alla difesa americano Hilary Clinton. Ieri invece era stato il turno del segretario delle Nazioni Unite. Tra gli appelli più pressanti poi anche quello del Papa Benedetto XVI che aveva rivolto più di un invito alla fine dell’odio e delel ostilità. Adesso l’annuncio di un accordo di cui non si conoscono ancora i dettagli ma di cui si saprà di più fra poche ore. Sono centinaia le vittime tra i palestinesi dei raid israeliani, mentre si contano anche delle vittime fra gli israeliani, oltre naturalmente alle persone rimaste coinvolte stamane nella bomba esplosa su di un autobus in pieno centro di Tel Aviv.
I raid aerei, i bombardamenti e i lanci di missili sono continuati anche per tutta la giornata di oggi. Tra gli altri, è risultato colpito anche l’edificio che occupa la France Press a Gaza.