Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è recato in visita ieri a Newtown, la cittadina del Connecticut sconvolta dall’ennesima strage americana. Come si sa, un giovane affetto da problemi mentali ha massacrato venti bambini tra i 6 e i 10 anni e alcuni insegnati della scuola stessa, preside compresa. La strage ha avuto inizio con l’uccisione della madre che lavorava nella scuola stessa. L’ennesima strage di un paese dove a chiunque è permesso comprare e usare armi da fuoco: nel caso in questione, il giovane ha potuto usare le armi che la madre, appassionata di caccia e tiro a segno, teneva in casa, tra cui un fucile mitragliatore dalla potenza devastante. E come sempre dopo stragi come questa, l’America si interroga su un passaggio della costituzione che garantisce la libertà totale nell’uso delle armi da fuoco. Lo ha ricordato Obama parlando ieri a Newtown dove ha detto che è ora di fare finalmente qualcosa per risolvere questo annoso problema: “Abbiamo fatto abbastanza per difendere i nostri bambini? Onestamente la mia risposta è no. Dobbiamo cambiare. E’ la quarta volta, da quando sono presidente, che mi unisco al dolore di una comunità colpita da una strage. E, in mezzo, ci sono sparatorie continue da un angolo all’altro d’America, notizie quasi quotidiane di vittime, spesso bambini. Non possiamo più tollerarlo. Sono problemi complessi, è vero, ma questa non può essere una scusa per l’inazione: abbiamo l’obbligo di provarci”. Riuscirà davvero a fare qualcosa? Come si sa, i politici di ogni schieramento sia di destra che di sinistra non osano attaccare la legislazione sulle armi, o ne sono loro stessi sostenitori. Obama ha dunque rincontrato i parenti delle vittime, gli insegnanti della scuola, i soccoritori. Si è poi tenuta una veglia interconfessionale di preghiera alla quale hanno preso parte cristiani di ogni chiesa, dagli episcopali ai cattolici, i luterani, gli ebrei e anche gli islamici. Tornando alle sue parole, Obama ha chiesto che queste tragedie finiscano: riconoscendo che nessuna legge può estirpare il male dal mondo, ha anche detto che questa non può essere una scusa per non fare nulla. “Dobbiamo provarci: nelle prossime settimane userò i miei poteri per coinvolgere tutti – forze dell’ordine, professionisti della psichiatria, genitori ed educatori in uno sforzo per prevenire questi assalti. Le stragi non possono diventare una “routine” ha detto. Sempre ieri un senatore democratico, Dianne Feinstein, ha annunciato un disegno di legge per la reintroduzione della messa al bando delle armi automatiche.