Solo pochi giorni fa il ministro delle Finanze spagnolo, Cristobal Montoro, aveva tentato un primo concreto attacco contro la dilagante evasione fiscale presente nel paese, annunciando di stare esaminando le modifiche normative per poter pubblicare gli elenchi dei maggiori evasori e morosi nei confronti del fisco spagnolo, sulla base di quanto già avviene per esempio in Irlanda e nel Regno Unito. “Si tratta di farli pagare, non si può dire più forte e più chiaro”, aveva detto Montoro intervenendo al Senato, precisando che lista avrebbe incluso nomi e cognomi dei maggior evasori, indipendentemente dall’attività economica svolta e dalla posizione sociale. “Non è comprensibile tanto segreto e cautela”, aveva poi aggiunto. Secondo i calcoli effettuati dal sindacato degli ispettori del ministero del tesoro spagnolo, infatti, l’ammontare delle frodi fiscali in Europa raggiungerebbe i 90 miliardi di euro all’anno, dei quali il 72% sarebbe responsabilità di grandi aziende e grandi patrimoni. Nonostante questo, sembra che l’iniziativa proposta dal ministro delle Finanze spagnolo non sia stata vista di buon grado a Bruxelles: secondo quanto riporta il quotidiano economico El Economista, infatti, esperti legali della Commissione europea avrebbero definito illegale la possibilità di pubblicare i nomi dei maggiori evasori. Insomma, anche se da una parte l’idea di Montoro può essere considerata moralmente necessaria, dall’altra viola chiaramente la vigente legislazione spagnola. Dalla parte di Bruxelles si schiera apertamente anche l’ufficio anti-corruzione dell’Ue, facendo sapere che l’eventuale pubblicazione dei nomi andrebbe in contrasto con il diritto comunitario e con la direttiva europea sulla protezione dei dati personali. E’ il sito internet presseurop.eu a riportare le parole del quotidiano spagnolo contro l’iniziativa del ministro: “Montoro è consapevole di agire seguendo l’opinione pubblica e il suo desiderio di veder piangere i ricchi – si legge su El Economista -. Ma non si può andare contro la legge e lo stato di diritto. A Bruxelles come in Spagna, gli esperti e i giuristi consultati sono d’accordo nell’affermare che l’ipotetica lista di evasori è chiaramente illegale”.
Di contro, spiega ancora il quotidiano, “in un momento segnato da difficoltà economiche e sacrifici imposti alla popolazione, è lecito pretendere dal governo una lotta più efficace contro l’evasione fiscale”.