La strage di Newtown, nel Connecticut, dove Adam Lanza, in una scuola, ha ucciso 28 persone, tra cui 20 bambini e sei maestre, prima di togliersi la vita, non è la prima che colpisce gli Stati Uniti. E potrebbe non essere l’ultima. Nell’occhio del ciclone, infatti, c’è la facilità con cui chiunque, in America, può disporre legalmente di armi da fuoco. Obama, dopo che nei giorni scorsi si era rammaricato del fatto che un grande Paese deve sapere difendere i propri figli e, evidentemente, finora gli non si è adempiuto in maniera adeguata ad un simile compito, ha deciso di prendere le contromisure. «Serve coraggio per affrontare il problema della violenza delle armi da fuoco», ha dichiarato, promettendo che utilizzerà tutti i poteri di cui dispone per porre fine alla violenza. Il presidente americano ha ammesso che sarà impossibile prevenire tutte le eventuali stragi future. Tuttavia, è doveroso provarci. Tanto più che la maggioranza degli americani, secondo lui, sarebbe a favore della messa al bando delle armi d’assalto. L’operazione potrebbe effettivamente concretizzarsi. Obama, infatti, ha dato mandato al vice presidente, Joe Biden, per mettersi a capo di una task-force incaricata di modificare l’attuale disciplina. Biden, per anni, si è detto convinto della necessità di introdurre una più seria regolamentazione, in questo settore. Per il momento, non è previsto alcun provvedimento particolare. Tuttavia, la squadra capeggiata da Biden avanzerà un insieme di proposte di legge entro gennaio che, entro il prossimo anno, dovranno essere approvate. «Il fatto che sia un problema complesso non può più essere usato come una scusa per stare fermi», ha specificato, dicendosi convinto del fatto che ridurre la violenza non sia impresa impossibile. Resta il nodo del secondo emendamento alla Costituzione americana, che consente ai cittadini il possesso delle armi. E quello delle lobby interessate nel mantenere la situazione legislativa invariata. Sta di fatto che in seno all’opinione pubblica è ormai montata l’indignazione per la semplicità con cui chiunque può entrare in possesso di un’arma.
Non bisogna dimenticare che il ragazzo che si è reso colpevole della strage, a utilizzato quelle in possesso di sua madre, una collezionista, anche lei morta nella strage: sul posto erano state trovate una semiautomatica 223 Bushmaster, una Glock e una Sig Sauer.