Ennesima giornata di sangue in Afghanistan dove si registrano sei morti nel giro di poche ore. Una poliziotta afghana ha ucciso un consulente militare americano nella sede della polizia a Kabul. La nazionalità dell’uomo non è del tutto certa ma pare molto probabile. È la prima volta che una donna in uniforme afghana apre il fuoco contro le truppe straniere in Afghanistan: un tipo di attacco molto comune nel Paese che nell’anno che si sta per concludere ha già fatto 52 morti tra i militari dell’Isaf, la forza di sicurezza sotto il comando della Nato. “Una donna con indosso l’uniforme della polizia afgana ha aperto il fuoco e ferito un consulente dell’esercito della Nato negli uffici della polizia di Kabul”, ha detto il portavoce del Ministero degli interni afgano.” Mentre il capo dipartimento della polizia afghana, Mohammad Zahir, ha confermato che si è trattato di “un attacco interno”. Ora è stata immediatamente avviata un’indagine per accertare se la donna, che è stata presa immediatamente in custodia, avesse legami con i talebani. Le notizie sono state rese note dal portavoce del comando della Nato, il Colonnello Lester T. Carroll che ha detto: “Possiamo confermare che un consulente civile della polizia è stato colpito e ucciso questa mattina da un sospetto membro delle forze di sicurezza afghane. Il sospetto assalitore è stato preso in custodia”.Con oggi le vittime tra gli ufficiali dell’Isaf in Afghanistan per mano di poliziotti locali sale a cinquantotto. L’uccisione del consulente americano segue la morte di cinque militari afghani che sono stati iccisi la notte scorsa durante un attacco a nella provincia di Jowzjan. Abdul Aziz Iza, capo della polizia del posto che ha parlato ha spiegato all’agenzia Xinhua la dinamica dell’accaduto “Cinque uomini dell’Alp sono stati decapitati da militanti che hanno attaccato il checkpoint in cui erano in servizio nel villaggio di Torogholi, nel distretto di Darzab”. L’attacco sino ad ora non è stato ancora rivendicato e sembra che i poliziotti prima di essere decapitati siano stati avvelenati. Un portavoce del contingente Isaf ha fatto sapere che non ci sarebbe correlazione fra i due episodi.
L’Alp sarebbe composta da almeno diecimila uomini fra cui ci sarebbero parecchie persone accusate di crimini di guerra e omicidi. In vista del passaggio, entro la fine del 2014, del controllo della sicurezza nazionale la Nato è impegnata in attività quotidiane di addestramento e preparazione della polizia nazionale