Sale l’allarme per le sicurezza del personale diplomatico israeliano. Nello stesso giorno sono state due le ambasciate del Paese ad esser state prese di mira. Quella di Tblisi, in Georgia, anzitutto, dove l’attentato è stato sventato. Il ministro degli Esteri israeliano ha spiegato, infatti, che un funzionario georgiano dell’ambasciata aveva dato l’allarme per il sospetto di una bomba all’interno della propria auto. Gli artificieri hanno perlustrato l’automobile e, effettivamente, hanno trovato un ordigno. Non è andata altrettanto bene ai diplomatici in India. A Nuova Delhi l’esplosione di un’automobile dell’ambasciata ha provocato, infatti, il ferimento di quattro persone. Secondo il premier Benjamin Netanyahu, responsabile del duplice attentato sarebbero gli sciiti libanesi di Hezbollah sostenuti dall’Iran. Il premier non ha esitato a collegare gli episodi a quelli di alcuni mesi fa avvenuti in Thailandia e Azerbaigian, dove gli Hezbollah furono accusati della regia di due attentati sventati. Anche allora, Israele sostenne che a finanziare l’associazione terroristica fu l’Iran. Oggi, torna ad accusare la Repubblica islamica. «L’Iran, che è dietro a questi attentati, è il più grande esportatore di terrore nel mondo». Un ennesimo colpo terroristico era stato orchestrato, pochi giorni fa, contro l’ambasciata in Azerbaigian. Anch’esso era fallito ed era stato messo a punto da un cellula di Hezbollah supportata dagli iraniani. In particolare, gli Hezbollah starebbero acuendo le violenze per commemorare Imad Mughniyeh, il loro capo militare ucciso il 12 febbraio 2008, a Damasco, da un’autobomba. La sua morte venne attribuita al Mossad, i servizi segreti israeliani. Sembra inoltre che gli avvenimenti siano da collegarsi alla volontà di rivalso dell’Iran: nelle ultime settimane, molti tra i migliori scienziati del Paese, che stavano lavorando al programma di arricchimento nucleare,  sono stati eliminati. La Repubblica islamica, pure in questo caso, attribuisce a Tel Aviv l’origine delle uccisioni. Da notare come l’attentato avvenuto in India è stato eseguito con le medesima modalità con le quali erano stati uccisi gli scienziati iraniani.



Due persone in moto si sono avvicinate all’auto incorsa ed hanno applicato ad essa una bomba con un magnete che è rimasta, così, attaccata alla carrozzeria. Israele, data la drammatica situazione,  ha deciso di aumentare drasticamente l’allerta nelle sue ambasciate. 

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