Un’altissima colonna di fumo si è levata stamani, e si continua a vedere, dall’Etna, mentre la popolazione residente nell’hinterland etneo sta avvertendo distintamente i boati. Si tratta della quarta fase eruttiva dell’anno che sta producendo emissioni di fontane di lava spettacolari e dal nuovo cratere di sud-est attività stromboliana. Essa consiste nell’espulsione di brandelli di magma incandescente, ovvero bombe, lapilli e ceneri, spesso con una cadenza ritmica. Queste emissioni possono sollevarsi fino a qualche centinaio di metri dal suolo. Il nome di tale attività prendere deriva dal vulcano Stromboli dove continua a verificarsi ininterrottamente sin dall’epoca romana. In ogni caso rappresenta anche la più tipica forma eruttiva, oltre che dell’Etna, di tutti gli altri vulcani basaltici dislocati sul globo terrestre. Tornando all’eruzione odierna, la colonna di cenere prodottasi è alta 6-7 chilometri e si sta disperdendo in direzione est.
Il vento, invece, attualmente molto debole sta conducendo la cenere in direzione est-nord est. La colata proveniente dalla bocca del vulcano, invece, è stata descritta come ben alimentata e si sta dirigendo verso la desertica Valle del bove. Intanto, gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno fatto sapere che l’attività del vulcano è iniziata attorno alle 5.30, con la fase esplosiva iniziata, invece, attorno alle 8.
Pare, inoltre, che si siano determinate delle modifiche nella depressione del suolo in alta quota. Del resto, il vulcano, nei corso dei secoli ha cambiato, in ragione della sua attività magmatica, più e più volte altezza, oscillando dai 3.340 metri ai 3.269. L’Ingv ha, inoltre, comunicato che ci sono segnali di energia interna tali da dedurre la presenza di grandi quantità di magma nei condotti del sottosuolo del vulcano. Nuovi fenomeni potrebbero verificarsi nei prossimi 10 giorni. Non sta dando, invece, problemi al traffico aereo. Benché l’unità di crisi abbia deciso di chiudere, in via precauzionale, due settori di volo fino alle 18.30, perché particolarmente interessati dalle ceneri della colonna, l’aeroporto di Catania sta funzionando regolarmente.