Continua la competizione repubblicana per scegliere il candidato che a novembre dovrà sfidare Barack Obama. L’indice di gradimento del presidente degli Stati Uniti, secondo i sondaggi del Washington Post e di Abc News, è sceso sotto il 50%. Anche per questo la sfida tra Mitt Romney e Rick Santorum si fa sempre più interessante. IlSussidiario.net ne ha parlato con Adam Serwer, giornalista di Mother Jones.
Per quali ragioni secondo lei Romney è risultato vincitore in buona parte degli Stati del Super Martedì?
Romney è più forte nelle regioni del nord-est e del sud-ovest, come traspare dalle sue vittorie nel Vermont o nel Massachusetts, dove Romney è stato governatore. Romney è invece più debole nel sud-est, dove ha vinto in Virginia ma ha perso in Georgia e Tennessee.
Questo riflette la situazione religiosa, perché nel sud-ovest ci sono molti mormoni, mentre nel sud-est ve ne sono pochi, e tanti evangelici guardano ai mormoni, quindi a Romney, con sospetto. Questi problemi, però, non sono insormontabili. Se volessi fare una scommessa, metterei i miei soldi sulla probabilità che, alla fine, il candidato Repubblicano sarà Romney.
Dopo la vittoria di Romney in Michigan e Ohio, quante sono ancora le probabilità che Santorum riesca a vincere le primarie e da quali fattori dipenderà la sfida?
La possibilità che Santorum vinca non è più tanto forte. A Santorum mancano sia i soldi che l’organizzazione per sconfiggere Romney e più a lungo Newt Gingrich rimane in corsa, più difficile sarà per Santorum raccogliere fondi. Inoltre, la candidatura di Gingrich divide l’elettorato “no Romney” tra i Repubblicani. Questo ha l’effetto di rendere più difficili le vittorie per Santorum, che sarebbero necessarie per raccogliere fondi e per convincere l’establishment Repubblicano che Romney è troppo debole per sconfiggere Obama.
Se Gingrich rinunciasse, Santorum avrebbe una possibilità di sconfiggere Romney; tuttavia, l’establishment repubblicano si sta ora compattando dietro a Romney, perché vogliono porre termine a questa competizione.
Nel 2008 Romney non riuscì a battere McCain, che fu a sua volta sconfitto da Obama. Per quali motivi gli elettori repubblicani dovrebbero credere che nel 2012 Romney riuscirà a battere Obama?
Questo, infatti, è un argomento utilizzato da Santorum e Gingrich. ma i Repubblicani pensano che Obama sia un presidente così incompetente che anche Romney potrebbe sconfiggerlo. La verità è che il risultato dipenderà non tanto dalla qualità del candidato, quanto dallo stato dell’economia americana. Se la situazione continuerà a migliorare, la vittoria di Obama sarà più probabile.
I cattolici iscritti al Partito Repubblicano hanno sostenuto in massa Santorum o si sono divisi tra Romney e Santorum?
Questo è uno degli aspetti più interessanti dell’attuale gara. I cattolici Repubblicani preferiscono Romney più di Santorum. Senza il voto cattolico in Ohio, Romney non avrebbe sconfitto Santorum. Non sono chiare, però, le ragioni di questa preferenza.
Temi come l’aborto e la ricerca sugli embrioni sono ancora al centro del dibattito sulle presidenziali o sono diventati marginali?
Adesso non parliamo più solo dell’aborto, ma anche della contraccezione. Penso che questo stia succedendo perché l’economia americana sta recuperando. L’argomentazione Repubblicana qualche mese fa era semplice: Obama ha distrutto l’economia. Ora, non è più così semplice e, di conseguenza, quelli che gli americani chiamano “problemi culturali” sono diventati di nuovo importanti. Anche perché Santorum è più conservatore di Romney in questo genere di questioni, che rappresentano per Santorum un’opportunità per convincere i Repubblicani che Romney non è di destra quanto lui.
Esistono differenze sociali ed economiche tra i sostenitori di Santorum e Romney, o a dividerli è solo il fatto che l’uno è conservatore e l’altro moderato.
Se si considerano i risultati, è chiaro che Santorum è un po’ più forte fra i Repubblicani delle classi lavoratrici e anche fra i Repubblicani più conservatori. Però, la verità è che più vittorie otterrà Romney, più i Repubblicani si uniranno dietro la sua candidatura.
Qual è il ruolo del Tea Party nelle primarie repubblicane e fino a che punto ha perso la forza che aveva dimostrato nel 2010?
L’identità del Tea Party non è stata un grande fattore in questa corsa alla candidatura. Romney e Santorum sono più o meno alla pari fra questi elettori, ma Romney ha più sostegno fra i Repubblicani moderati. Non c’è tantissima differenza fra i candidati Repubblicani sui temi che hanno ispirato il Tea Party: adesso, il Partito Repubblicano è il Tea Party, e il Tea Party è il Partito Repubblicano.