L’attentatore di Tolosa, Mohamed Merah, è morto nella notte lanciandosi da un balcone con un kalashnikov in mano. Dopo avere trattato per un’intera giornata con le teste di cuoio francesi del Raid promettendo più volte di costituirsi ed essere rimasto accerchiato in tutto per 30 ore, improvvisamente il terrorista di Al Qaeda ha cambiato idea. Come dichiarato da Claude Gueant, ministro dell’Interno francese, “fino alle 22.45 di ieri, Merah ci ha lasciato pensare che si sarebbe arreso. Ma all’ultimo contatto con gli uomini del Raid ha fatto sapere che cambiava atteggiamento e che non si sarebbe arreso. Ci ha detto che ci avrebbe fatto pagare caro il suo arresto e che la sua morte non gli faceva paura”. Quindi per ore è rimasto in silenzio, e gli agenti hanno iniziato a sperare che si fosse assopito, ma in realtà non era così. Nel cuore della notte le teste di cuoio hanno fatto irruzione nell’appartamento dopo avere utilizzato gas paralizzanti. Merah ha risposto facendo fuoco e si è barricato in balcone. Quindi l’ultimo, disperato gesto: si è lanciato nel vuoto imbracciando un kalashnikov. Le sue ultime parole sarebbero state: “Voglio morire con le armi in pugno”. Ilsussidiario.net ha intervistato Anais Feugà, corrispondente da Roma della radio pubblica francese. Per la giornalista, “la tragedia di Tolosa avvantaggerà la candidatura di Marine Le Pen nella sua corsa per le presidenziali. L’esponente del Fronte nazionale già mercoledì ha parlato della strage di ebrei, soffermandosi a lungo sull’islamizzazione della società francese. E’ molto probabile quindi che in questa campagna elettorale si dibatterà molto di tematiche legate alla sicurezza, mettendo da parte i veri problemi dei francesi come la disoccupazione, le ineguaglianze sociali e le difficoltà a trovare una casa ad affitti sostenibili”.
Feugà, qual è per i francesi il significato degli avvenimenti di questi giorni, dall’attentato di Tolosa all’uccisione di Merah?
I francesi sono tutti shoccati, trovando quanto è avvenuto una cosa orribile. Si è trattato di una tragedia, non ci sono le parole per dire quello che è successo. L’attentato è stato un atto di demenza, per il quale non si può trovare nessuna spiegazione.
In Francia sono presenti numerosi immigrati e negli anni passati hanno dato vita a episodi come quelli delle banlieue. L’attentato di Tolosa può riaprire quei conflitti sociali?
Non credo, quanto è avvenuto a Tolosa non c’entra nulla con la questione degli immigrati. E’ stato soltanto il gesto di un folle che, isolato o no, non ha nulla a che vedere con tutti i francesi di origine immigrata che vivono nel nostro Paese. La Francia è anche la loro nazione, non vedo quindi nessuna possibile correlazione tra loro e l’attentato. Quanti vivono nelle banlieue sono sotto shock come il resto dei francesi.
Anche Mohamed Merah però era a tutti gli effetti un cittadino francese, eppure ha compiuto le stragi perché aderente all’ideologia di Al Qaeda che condiziona una parte del mondo musulmano …
Non capisco però perché questo dovrebbe riaprire delle tensioni sociali in Francia. Il fatto che Merah abbia affermato di appartenere ad Al Qaeda significa soltanto che era un terrorista, e non rappresentava nient’altro oltre a questo.
Quanto è avvenuto avvantaggerà Marine Le Pen nella sua corsa verso l’Eliseo?
Certamente, Marine Le Pen ne ha già parlato mercoledì soffermandosi a lungo sull’islamizzazione della società francese. E’ molto probabile quindi che in questa campagna elettorale si parlerà molto più di sicurezza che dei veri problemi dei francesi, come la disoccupazione, le ineguaglianze sociali e le difficoltà a trovare un alloggio.
Tutto questo finirà per favorire o sfavorire Nicolas Sarkozy?
Sarkozy finora ha dichiarato che la campagna elettorale per le presidenziali era sospesa e ha parlato di unità nazionale. L’attentato a Tolosa è comunque una vicenda a sé stante, ed è così terribile che è difficile connotarla politicamente. Sempre mercoledì però alcuni esponenti dell’Ump hanno espresso dei commenti sul significato politico dell’attentato. Vedremo quindi nei prossimi giorni come andranno le cose.
Lei prima ha dichiarato che l’attentato è “un caso di follia isolata”. Fino a che punto Al Qaeda in Francia è realmente un elemento isolato e fino a che punto gode invece di sostegni nel mondo musulmano?
Questa domanda andrebbe posta agli specialisti dell’antiterrorismo francese. Occorrerebbe inoltre indagare in modo più approfondito per scoprire se Mohamed Merah fosse realmente legato ad Al Qaeda. Lui ha affermato di farne parte, ma la verità deve ancora venire a galla, nessuno la conosce. Non penso inoltre che Al Qaeda goda di maggiori sostegni in Francia piuttosto che in Germania, in Gran Bretagna e forse anche nella stessa Italia.
Sarkozy aveva detto di Merah: “Lo voglio vivo”. Quali saranno le conseguenze politiche dell’uccisione del killer?
L’uccisione di Merah rappresenta un fiasco e uno scandalo, perché avrebbe certamente avuto numerose cose da dire, che andavano quindi scoperte nel corso di un regolare interrogatorio. Con un processo si sarebbero venute a sapere diverse cose interessanti in modo da impedire che attentati come quelli di Tolosa si ripetano di nuovo. La morte del terrorista è stata quindi un fallimento di Sarkozy. Che dopo più di 30 ore non siano riusciti a catturarlo resta quindi un mistero inspiegabile.
(Pietro Vernizzi)