Il centro di Kabul è nuovamente sconvolto da esplosioni, scontri a fuoco e raffiche di mitra. Un attacco coordinato è stato messo a punto questa mattina da parte dei talebani, che hanno aperto il fuoco in diverse zone della capitale afghana. Gli attacchi sono iniziati prima nella zona diplomatica, la cosiddetta “green section”, dove sono state registrate delle esplosioni, per poi continuare nei pressi di un’accademia della polizia e arrivando fino al Kabul Star Hotel, di recente costruzione, assaltato e dato alla fiamme. Sembra che un terrorista abbia perso la vita durante lo scontro a fuoco con la polizia. Sparatorie e esplosioni anche nel quartiere blindato delle ambasciate: quella iraniana è stata assaltata, mentre dei razzi avrebbero colpito quella tedesca e quella russa. Gli attacchi sono stati poi rivendicati dal portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid, che attraverso un messaggio inviato ad Associated Press ha fatto sapere che «decine dei nostri coraggiosi mujahiddin armati in modo pesante stanno partecipando alle operazioni di Kabul». Un commando ha tentato anche di fare irruzione in Parlamento, dove diversi parlamentari afghani si sono uniti alle forze di sicurezza per respingere l’attacco talebano. La polizia afghana e un portavoce del Parlamento, Qudratullah Jawid, hanno fatto sapere che l’attacco talebano è stato respinto, mentre le autorità hanno comunicato che le zone attaccate sono quella del Parlamento, il quartiere centrale delle ambasciate di Wazir Akbar e il distretto nove nel sud della capitale afghana. Nello stesso quartiere delle ambasciate si trovano anche il palazzo presidenziale e la rappresentanza dell’Onu. Diversi attacchi sovversivi sono stati registrati anche nella provincia di Logar e in quella di Paktia, sempre vicino a Kabul, mentre secondo quanto riferito dalla BBC, un attentatore suicida si sarebbe fatto esplodere nel centro della città di Jalalabad, nell’est del Paese. Per il momento, secondo quanto riferito da fonti della Farnesina, «non si registrano situazioni di pericolo che coinvolgano connazionali o personale italiano in servizio a Kabul». 



Viene sottolineato comunque che il ministero degli Esteri sta seguendo «da vicino attraverso l’unità di crisi e in continuo raccordo con l’ambasciata Kabul l’evolversi della situazione nella capitale afghana e nelle varie aree del paese». 

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