Si continua a morire a Damasco. Due forti esplosioni sono state registrate questa mattina nel distretto di al-Mazzeh, vicino all’intersezione Qazaz della circonvallazione meridionale della capitale siriana. E’ stata la tv di Stato a mostrare le prime immagini del duplice attentato terroristico, in cui si possono vedere carcasse di automobili bruciate e persone che raccolgono ciò che resta dei cadaveri da terra e dall’interno delle vetture. Sempre la tv siriana ha fatto sapere che le deflagrazioni hanno avuto luogo questa mattina, poco prima delle 8, ora locale, e nonostante ancora non sia stato fornito un preciso bilancio delle vittime, si parla comunque di «decine tra morti e feriti». L’emittente ha poi sottolineato che dove sono avvenuti i due «attentati terroristici compiuti in contemporanea», nel quartiere periferico al sud della capitale siriana, «si trovavano impiegati diretti al lavoro e bambini diretti a scuola», tra i quali potrebbe quindi esserci la maggior parte delle vittime. Il capo degli osservatori delle Nazioni Unite in Siria, il generale Roger Mood, è già arrivato sul luogo degli attentati, mentre l’ultimo attacco avvenuto a Damasco risale solamente al 27 aprile scorso, quando un’esplosione avvenuta davanti ad una moschea, mentre i fedeli si apprestavano ad uscire, aveva provocato la morte di 11 persone.  Nella giornata di ieri, invece, lo stesso generale Mood che oggi si è portato sul luogo dell’attentato , era scampato ad un altro attacco avvenuto a Deraa, che ha colpito il convoglio su cui viaggiava, ferendo sei uomini della scorta che viaggiavano con lui. Haytham al-Maleh, attivista politico e leader del Fronte d’Azione nazionale siriano, che si oppone al regime del presidente siriano Bashar al-Assad, avrebbe dichiarato che dietro agli attentati di questa mattina ci sarebbe proprio il regime siriano. Nelle ultime 24 ore, secondo il bilancio aggiornato del Centro di documentazione delle violazioni in Siria, sono almeno 29 i siriani uccisi  dalle forze governative di Damasco, tra cui tre ribelli e ben 26 civili. 



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