Angela Merkel, è sconfitta dai risvolti pesanti per il suo partito, la Cdu. Il cancelliere tedesco registra nella regione del Nord Reno-Westfalia il peggior risultato del suo partito dalla fine della Seconda guerra mondiale. La Cdu infatti passa dal 34 al 26%, una perdita secca di otto punti percentuali. A vincere sono i socialdemocratici che ottengono un largo 39% di voti. Grazie al risultato dei verdi, i socialdemocratici restano al governo in una regione in cui già avevano il primato, seppur governando in minoranza. Adesso ovviamente non più così e la Cdu è fuori dai giochi nello stato più importante tra i sedici che compongono la Repubblica federale di Germania. Ma ovviamente quello che oggi si giudica è la disfatta del partito del cancelliere mentre i Pirati, partito paragonabile in qualche modo ai Grillini ottengono un lusinghiero 7,5%. Da tenere conto è infatti che la regione in cui si è votato è la più popolosa e la più industrializzata della Germania, nonché laboratorio politico della scena nazionale. il che suona quasi come un test a livello nazionale. La perdita dei voti subito dalla Cdu viene giudicato dagli analisti come un punizione per la politica rigida e e di rigore attuata a livello europeo dal cancelliere Angela Merkel. Ecco perché l’annunciata visita fra due giorni del nuovo presidente socialista francese, anche lui contrario alla politica di austerità del cancelliere tedesco, porrà quest’ultima in una posizione di inferiorità. La Cdu nei sondaggi pre elezioni veniva data in perdita ma ancora sul 30%; il capolista locale era il ministro federale dell’abbiente Roettgen e la sua sconfitta viene giudicata una sconfitta dell’intero esecutivo. La Spd sale al 39% mentre i Verdi risultano stabili con il 12% delle preferenze. A godere del tracollo della Cdu anche i liberali che salgono all’8,5%, i Pirati che ottengono il 7,5% mentre la sinistra radicale del Linke cade al 2,5%. Questi ultimi vengono così messi fuori dal parlamento federale. Gli analisti del voto tedesco fanno poi notare come la Merkel avesse attaccato la candidata nonché governatrice dello stato per le troppe spese, chiedendo maggiore austerità. Evidentemente gli elettori non erano d’accordo con la cancelliera. A questo punto lo scenario europeo vedrebbe Angela Merkel isolata di frotne a Mario Monti e Francois Holland, entrambi sostenitori di un apolitica europea di crescita e di fine dell’austerità.
Sempre secondo gli analisti del voto tedesco, la governatrice del Nord Reno-Westfalia, la socialdemocratica Hannelore Kraft, diventerebbe adesso la pretendente automatica al ruolo di cancelliere tedesco.