Fallito il tentativo di dar vita a un governo tecnico. L’ultimo tentativo di trovare una soluzione all’impasse in cui è precipitata la Grecia dopo le ultime elezioni legislative non ha trovato sbocco. Dopo infatti che nessun leader politico (conservatori, socialisti e comunisti) erano riusciti a dar vita a una colazione che potesse formare un governo perché nessuno accettava alleanze con gli altri, anche l’idea del governo tecnico stile italiano è stata bocciata. I risultati elettorali non hanno purtroppo permesso a nessuna formazione politica di godere di una maggioranza tale da formare un esecutivo valido: voti dispersi un po’ fra tutti i partiti compresi gli estremisti neonazisti che sono riusciti a entrare in parlamento. Stamattina si erano incontrati, su invito del presidente della Repubblica Papoulias i leader delle formazioni entrate in parlamento per cercare di trovare una soluzione. Come ha commentato il leader socialista, “Purtroppo la Grecia va verso nuove elezioni per colpa di qualcuno che ha messo i propri temporanei interessi politici al di sopra degli interessi della nazione”. A questo punto dunque via a un governo a interim che traghetti il martoriato Paese a nuove elezioni, sempre che da nuove elezioni esca qualche risultato concreto e non si ripeta quanto già accaduto. Ovviamente i mercati economici hanno reagito subito alla situazione: a picco i listini delle borse europee. Milano, maglia nera, cede il 2,18% a 13.363, mentre lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi tocca un massimo infraday di 440 punti. In rosso anche Parigi (-1,16%), Francoforte (-1,39%), Londra (-0,94%), Madrid (-1,11%) e Lisbona (-1,57%). Annulla i guadagni Atene: il listino principale lascia sul terreno lo 0,96%. da vedere se a questo punto la Grecia rimanga o no all’interno dell’Unione europea, rinunciando alla moneta unica. Come hanno già fatto capire autorevoli rappresentanti dell’Ue, la prospettiva sembra ormai l’unica per il futuro: una Grecia fuori dell’euro. Questo per il bene dell’Unione, visto che la situazione greca apparanetemente irrisolvibile potrebeb trascinare nel caos il resto degli altri paesi dell’eurozona.
Nuove elezioni potrebbero spingere tutti coloro che per protesta contro i due maggiori partiti, il conservatore e il socialista, hanno votato formazioni estremiste, a tornare a votare per uno dei partiti in grado di garantire una maggioranza di governo.