Come se servissero, sono arrivate le prove delle stragi compiute dall’esercito siriano. In un video caricato su Youtube mostra la violenza compiuta sulla popolazione siriana. Questa volta, però, le immagini provocano maggior disgusto poiché le vittime mostrate nel video sono bambini. 25 piccoli corpi, che fra le urla, giacciono in un luogo non definito di Hula, dove in un violento raid dell’esercito dei fedeli ad Hassad ha provocato la morte di almeno 90 civili. La notizia è stata denunciata dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, basato a Londra .



Il Consiglio nazionale siriano (Cns) parla invece di 110 morti fra cui 13 bambini e ha chiesto un intervento urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Le cifre sono discordanti per la varietà delle fonti e l’assenza totale di giornalisti nella zona Ieri, infatti, le truppe di Assad hanno compiuto bombardamenti di artiglieria e ispezioni porta a porta massacrando intere famiglie, ad Hula nella provincia siriana di Homs. In precedenza, i comitati di coordinamento locali degli attivisti anti-regime e l’Osservatorio siriano per i diritti umani, avevano parlato di almeno 50 morti e circa 300 feriti nell’attacco delle forze governative.



Le uccisioni sono proseguite anche nella notte e gli abitanti sono in fuga dal villaggio di Taldau, alle porte di Hula. Mezzi dell’esercito sono poi entrati ad Aleppo, nel nord e secon da città più grande del Paese, disperdendo la folla con colpi d’arma da fuoco sparando sui manifestanti che si era riuniti per celebrare il funerale di un ragazzo ucciso a colpi d’arma da fuoco il giorno prima. Ieri il segretario di Stato americano, Hillary Clinton ha espresso la propria preoccupazione sulla situazione in Siria, dove non si accennano a fermarsi le violenze: incertezza che si ripercuote anche sul vicino Libano, dove contribuisce all’instabilità del paese. 



La Clinton ha invitato per l’ennesima volta il presidente siriano Bashar Al Assad  ad applicare il piano di pace in sei punti negoziato dal mediatore delle Nazioni Unite e della Lega araba, Kofi Annan. “Il regime deve ora istituire una transizione pacifica e democratica”, ha dichiarato, ricordando che gli Stati Uniti sono “impegnati per un Libano unito, stabile, sovrano e indipendente”.

Secondo il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, in Siria si sono verificati solo piccoli progressi. u alcune misure e il governo di Damasco non è stato in grado di fermare gli attacchi o l’uso di armi pesanti. Il rapporto fa riferimento alle continue notizie episodi di repressione da parte delle autorità che hanno portato a grandi violazioni dei diritti umani.