Dopo le elezioni di ieri, il partito vincitore Nuova Democrazia è chiamato alla formazione del nuovo governo, le cui consultazioni cominceranno oggi. Operazione non certo semplice, vista la frammentazione del parlamento emersa dopo il voto di ieri. La formazione moderata ha ottenuto il 18,9% dei voti e, nonostante il forte calo rispetto al 2009 (33,4%) si è affermata come primo partito e per questo ha diritto a un premio di maggioranza e, secondo i risultati ormai quasi definitivi, potrà contare su 108 deputati. Il leader di Nuova Democrazia, Antonis Samaras, ha fatto sapere di voler costituire un «governo di salvezza nazionale» che possa proseguire la politica di austerità e mantenere la Grecia in Europa. Secondo Samaras, infatti, un eventuale ritorno alla dracma avrebbe delle conseguenze catastrofiche per la Repubblica ellenica e per l’Europa in generale. Adesso, secondo la legge greca, il partito vincitore Nuova Democrazia avrà tre giorni di tempo per cercare eventuali partner per una futura coalizione; se l’operazione non dovesse andare in porto, l’incarico verrà affidato al partito arrivato secondo, cioè la Coalizione della Sinistra Radicale (Syriza) di Alexis Tsipras, che nelle elezioni di ieri ha ottenuto il 16,7% delle preferenze. Al terzo posto ci sono invece i socialisti del Pasok (13,19%) che si sono già resi disponibili ad una alleanza, disponendo però di 41 candidati. Se anche la Syriza dovesse fallire nella formazione del governo, sarà possibile effettuare un terzo tentativo affidato al Pasok, dopo il quale si andrebbe nuovamente alle urne. Il quarto posto è invece occupato dal partito di destra dei Greci Indipendenti, seguito dai comunisti del KKe e dal partito neonazista Alba Dorata, che entra in Parlamento per la prima volta (6,9%). L’ultimo a fare il proprio ingresso con il 6,1% delle preferenze è la Sinistra Democratica di Fotis Kouvelis. E’ tutto pronto quindi per le consultazioni che dovranno portare alla formazione del nuovo governo: secondo gli osservatori, la missione del leader di Nuova Democrazia, Antonis Samaras, è molto difficile ma non impossibile, e con ogni probabilità la prima mossa sarà quella di affacciarsi verso i socialisti del Pasok che hanno già dato l’ok per una possibile alleanza.
Il leader del pasok, l’ex ministro greco Evangelos Venizelos, ha invitato tutte le formazioni politiche che sostengono le misure di austerity a creare un governo di unità nazionale. Anche il capo dei socialisti ha però ammesso che, visto che gli elettori greci non hanno espresso una preferenza netta nei confronti di uno schieramento, la creazione di un nuovo esecutivo non sarà certamente semplice.