Una violenta esplosione ha investito questo pomeriggio tre autobus su cui viaggiava una comitiva di turisti israeliani, composta in gran parte da giovani. L’episodio è avvenuto a Burgas, località bulgara sul Mar Nero, a 400 chilometri a est di Sofia. La polizia locale ha confermato il primo tragico bilancio, parlando di almeno tre morti e decine di feriti, ma diverse emittenti televisive bulgare hanno fatto sapere che i morti potrebbero essere anche saliti a sette. Secondo le prime ricostruzioni e testimonianze, sembra che dietro la deflagrazione ci sia un attacco kamikaze: alcune persone, intervistate dalla tv israeliana Channel 2, hanno infatti raccontato di aver visto qualcuno salire a bordo di un autobus su cui viaggiava parte della comitiva e subito dopo aver assistito alla tremenda esplosione. I turisti israeliani che viaggiavano a bordo dei mezzi colpiti erano appena sbarcati nell’aeroporto locale, provenienti da Tel Aviv, e le immagini trasmesse in queste ore dalle televisioni bulgare mostrano gli automezzi avvolti dal fumo e dalle fiamme. Anche una donna, testimone del dramma, in una intervista con la radio dell’esercito israeliano citata dalla Reuters ha parlato di un attentato suicida. Secondo quanto si apprende, l’esplosione si sarebbe verificata all’esterno del terminal dell’aeroporto Sarafovo di Burgas, che le autorità locali hanno immediatamente provveduto a chiudere, dirottando ogni volo verso Varna, sempre sul Mar Nero. Il premier bulgaro Boiko Borisov è già in viaggio verso la località dove è avvenuto il presunto attentato, insieme al ministro dell’interno Tsvetan Tsvetanov e l’Ambasciatore israeliano in Bulgaria. Inoltre il ministero degli Esteri israeliano avrebbe già formato un team di esperti che dopo essere giunto a Burgas assisterà le autorità locali che, secondo quanto denunciato da un testimone alla televisione Channel 2, “avrebbero reagito con lentezza all’attentato”. Non è la prima volta che turisti israeliani sono oggetto di atacchi terroristici: è accaduto in passato anche in India, Tailandia e Azerbaijan.
Inoltre, l’esplosione avvenuta oggi che è costata la vita ad almeno tre persone è avvenuta proprio nel giorno del diciottesimo anniversario di un’altra azione terroristica: nel 1994, infatti, un’autobomba fu fatta saltare nei pressi degli edifici dell’Associazione di mutuo soccorso ebraico a Buenos Aires, provocando la morte di 85 persone e oltre 300 feriti.