Il giorno dopo l’attentato di Burgas, in cui hanno perso la vita sette turisti israeliani, la tensione resta altissima. Benjamin Netanyahu non ha dubbi: dietro la strage in Bulgaria c’è l’Iran e il suo alleato libanese, colpevoli di attuare una campagna terroristica su vasta scala per colpire persone innocenti. Teheran rispedisce le accuse al mittente, condannando con forza ogni atto di terrorismo e ogni “affermazione infondata di uomini di Stato del regime sionista”. Questo fa parte del loro metodo, ha aggiunto l’ambasciata iraniana in Bulgaria, “ma è un segnale di debolezza”. Macabra coincidenza vuole che nella stessa giornata in cui un kamikaze faceva saltare in aria il bus pieno di turisti israeliani da poco sbarcati da Tel Aviv, a Buenos Aires venisse commemorato il 18esimo anniversario della strage del 1994: il 18 luglio di quell’anno, infatti, una bomba piazzata nel centro ebraico della capitale argentina uccideva 85 persone, ferendone più di 300. Nel discorso tenuto in memoria delle vittime, il presidente del centro ebraico Guillermo Borger ha rivelato che gli inquirenti argentini hanno le prove del coinvolgimento iraniano. IlSussidiario.net ha chiesto un commento a Fiamma Nirenstein, deputata Pdl e vicepresidente della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati.
Netanyahu ha detto espressamente che l’attentato a Burgas è stato “perpetrato da Hezbollah, che agisce per conto dell’Iran”. Cosa ne pensa?
Le accuse del primo ministro israeliano sono innanzitutto suffragate da indagini specifiche di cui il pubblico non è ancora venuto a conoscenza, ma soprattutto da una incredibile quantità di attentati compiuti in passato. Ogni attacco è caratterizzato costantemente dalla spinta iraniana e dall’uso della mano degli Hezbollah, che preferiscono compiere gli attentati lontano dal confine tra Israele e Libano per evitare rappresaglie.
Cosa c’è dietro questa violenza?
Oltre al consolidato asse Iran-Hezbollah c’è senza dubbio la grande crisi siriana. Entrambe queste forze sono legate a doppio filo con un potere che chiaramente si sta spegnendo e che, dopo il recente attacco, ha subìto un duro colpo che appare definitivo. Gli Hezbollah hanno sempre ricevuto le armi dai siriani e i soldi dall’Iran, ma in tutto il mondo arabo l’asse sciita sta ormai decadendo a favore di quello sunnita.
Quindi l’attacco in Bulgaria sarebbe un segnale di debolezza?
Il modo migliore per concentrare le forze in momenti di difficoltà è richiamare l’odio antisemita, antiebraico e anti-israeliano. Per questo la situazione è molto pericolosa.
Cosa potrebbe accadere adesso?
Innanzitutto potremmo assistere ad altri attentati ma, da quando Assad ha spostato le armi chimiche, il rischio è addirittura una guerra di questo tipo. Questo è senza dubbio lo scenario più spaventoso, che davvero andrebbe a generare guerre e stermini in tutto il Medio Oriente.
Come giudica la reazione iraniana di fronte alle accuse di Netanyahu?
La giudico semplicemente ridicola. L’Iran è a sua volta una forza in grande difficoltà che attualmente ha tutto il mondo contro per evitare che possa dotarsi di un’arma nucleare. E’ un Paese estremamente pericoloso e questo è riscontrabile in ogni singolo attentato avvenuto in India, Turchia, Azerbaigian e Thailandia.
Come reagirà Israele?
Da parte di Israele non prevedo una reazione o una rappresaglia immediata. Situazioni come queste necessitano tempo, uno studio approfondito e la definizione di precisi obiettivi. Valuteranno quindi con attenzione ogni aspetto e solo dopo, come ha detto anche il presidente Shimon Peres, “Israele individuerà e agirà contro il terrore in ogni parte del mondo”. Colgo inoltre questa occasione per dire una cosa importante.
Quale?
Dietro l’attacco di ieri potrebbe esserci anche la vendetta per la morte di Imad Mughniyeh (capo militare di Hezbollah, ucciso nel 2008 con un’autobomba a Damasco, ndr), ma voglio ricordare che quest’uomo era un signore del terrorismo, vice di Nasrallah e trafficante di armi. Le vittime che invece hanno perso la vita su quell’autobus in Bulgaria erano famiglie in vacanza, turisti che stavano andando al mare. La loro tecnica è questa da sempre: uccidere gli innocenti, uccidere gli ebrei in tutto il mondo. E’ questa la cosa più ripugnante della loro sporchissima guerra.
(Claudio Perlini)