Basta violenze: è la promessa che il Presidente degli Stati Uniti fa all’indomani della strage nel cinema di Denver. Una promessa che è tutto da vedere come potrà essere realizzata visto che neanche lui ha intenzione di toccare la legge che permette la possibilità per chiunque in America di acquistare liberamente armi da fuoco. Mai democratici o repubblicani hanno messo in dubbio quello che la maggioranza degli americani considera un diritto intoccabile anche alla luce delle continue stragi che si verificano proprio grazie al libero accesso alle armi da fuoco. Qualche restrizione probabilmente. Ad esempio, come ha suggerito lo stesso Obama, su qualche categoria di armi da fuoco, ad esempio i fucili d’assalto. “Lavorerò con i membri di entrambi i partiti, con i gruppi religiosi e con le organizzazioni civiche per arrivare a un consenso sulla riduzione della violenza” ha detto Obama. Ha poi detto che comunque episodi come quelli di Denver si spiegano in un “vuoto del cuore” che nessun governo può riempire: è compito oltre che dei politici, dei genitori, degli insegnanti, dei cittadini far sì che le persone non abbiano un vuoto del cuore che li spinga a fare stragi. Ci sono però anche le responsabilità della politica: le lobby delle armi in primo piano, ha detto. Le riforme sul tema falliscono, ha detto, per colpa di queste lobby che premono sulla politica. Il secondo emendamento della costituzione, quello che garantisce il porto d’armi, non si toccherà, ha comunque detto (“Riconosciamo le tradizioni dei proprietari di armi, passate di generazione in generazione. La caccia e il tiro sportivo fanno parte di un patrimonio nazionale che difendiamo e rispettiamo”). Però certe armi come il fucile d’assalto AK-47 è necessario non vengano vendute ai cittadini ma usate solo dai militari. Intanto il folle autore della strage del cinema, James Holmes che si trova incarcerato in strettissima sorveglianza per paura che posa uccidersi, sembra abbia chiesto a un infermiere come sarebbe finito il film Batman che veniva proiettato quando lui fece la strage. Non ha potuto vederlo tutto perché impegnato ad ammazzare innocenti cittadini. In carcere Holmes non ha ricevuto alcuna visita, neanche dei familiari o del sacerdote della prigione.
Nel corso delle indagini è stato poi scoperto che prima della strage aveva inviato a uno psichiatra un quaderno con le sue intenzioni omicide, ma purtroppo la lettera è stata aperta solo a strage avvenuta.