“Stamattina ci siamo svegliati al rombo delle bombe che precipitano sulle case. L’Esercito di Assad ha lanciato l’assalto finale su Aleppo, e le forze dei ribelli sono troppo esigue per resistere a lungo”. E’ il drammatico racconto di Sana, una giovane donna che vive nella città siriana dove in alcuni quartieri il 90% dei residenti è sfollato. Agli inizi della rivoluzione Sana ha lavorato come volontaria per procurare le medicine ai manifestanti feriti, che non potevano presentarsi negli ospedali per non essere arrestati e torturati dai servizi segreti. Interrotta più volte dal fragore delle bombe, ci racconta le ore tragiche della città assediata mentre dalla sua casa sulle colline della zona ovest osserva il fumo nero che avvolge completamente i quartieri orientali.



Sana, com’è la situazione ad Aleppo?

L’Esercito siriano ha ordinato un’operazione in larga scala contro le zone più povere della città, bombardandole a tappeto. Ci sono state molte vittime e feriti, che non possono essere ricoverati. Le strade sono piene di soldati dell’Esercito pronti ad arrestare chiunque si rechi in ospedale.



Quali zone della città sono controllate dall’Esercito regolare?

“Controllare” non è la parola esatta. L’Esercito Siriano Libero nei giorni scorsi si è insediato in alcune aree, dichiarandole “liberate”. L’Esercito del regime ha subito iniziato a bombardare quelle zone, situate nel lato orientale della città, e quindi è penetrato al loro interno. Ma c’è qualcosa che è abbastanza strano …

Che cosa?

L’intera città di Aleppo è considerata un patrimonio prezioso dal punto di vista storico. Il regime ha iniziato a bombardare i suoi quartieri ed è riuscito a conquistare il castello di Aleppo. Quindi ha piazzato dei cecchini sui suoi bastioni per bloccare tutte le operazioni dell’Esercito Siriano Libero nelle vie circostanti.



Che cosa vede dal punto in cui si trova ora?

Aleppo si trova sulle colline e l’area occidentale, nella quale abito, è quella più elevata. Dalla mia finestra vedo l’intera città avvolta nel fumo nero causato dalle esplosioni, proteste e manifestazioni, ma anche i soldati dell’Esercito regolare che perlustrano le strade per controllare la situazione.

Che cosa è avvenuto nei giorni scorsi?

Giovedì c’è stata una manifestazione vicino a casa mia. I servizi segreti sono piombati qui e hanno iniziato a sparare a casaccio. Nel vicinato c’erano dei cecchini, li ho visti seguire a lungo con il mirino uno dei bambini piccoli presenti per strada. Abbiamo vissuto un’ora di orrore, poi se ne sono andati non prima di avere arrestato alcune persone.

 

Le manifestazioni stanno continuando anche sotto i bombardamenti?

 

Sì, anche nelle zone più calde dove gli ordigni cadono a tappeto. Sono rimasta molto sorpresa nel sapere che nel quartiere di Saladin, che mentre parlo sta subendo dei bombardamenti, si stanno svolgendo le manifestazioni più imponenti che vi si siano mai viste.

 

Come è avvenuta la liberazione di Aleppo?

 

Non è esatto parlare di una “liberazione” di Aleppo. I ribelli controllavano soltanto alcune zone, dichiarando alla tv o su Internet che erano state “liberate”. Questo purtroppo è stato un errore, perché il regime si è subito affrettato a bombardarle … (si interrompe, Ndr). Riesce a sentire il rombo delle bombe?

 

Forte e chiaro …

 

I miei amici che vivono nei quartieri orientali mi hanno raccontato che c’è stato un attacco dell’Esercito regolare, l’area è stata completamente chiusa dai soldati e ci sono stati molti spari, quindi i due opposti schieramenti si sono scontrati. I residenti del quartiere se ne sono dovuti andare altrove. Un mio amico che vive vicino al castello di Aleppo mi ha raccontato di essere fuggito con la madre e il padre anziani, terrorizzati a morte.

 

Che cosa accadrà nelle prossime ore?

E’ molto difficile prevederlo. L’Esercito Siriano Libero non è così forte, e il regime sta portando nuovi battaglioni per partecipare alla battaglia finale di Aleppio. Mi domando quanto potrà resistere l’Esercito Siriano Libero, noi continuiamo a sperare ma non ci aspettiamo che possa durare a lungo. E’ molto probabile che i ribelli debbano tornare nelle campagne, ma se gli scontri dovessero proseguire chi vive nelle zone calde resterà senza più un luogo in cui vivere. Il 90% dei residenti di queste aree ha abbandonato le loro case e nei quartieri più tranquilli della città sono state aperte le scuole per accogliere chi fugge.

 

In che modo ha iniziato a fare parte della rivoluzione?

 

Ho iniziato a partecipare procurando segretamente le medicine per i feriti di Homs. Durante queste operazioni, un mio amico è stato catturato e si trova tuttora in carcere. Perché ha accettato di rischiare la sua vita? Perché è del tutto evidente quale delle due parti abbia ragione. Quando qualcuno è torturato o imprigionato solo perché ha chiesto libertà e dignità, è mio dovere aiutarlo.

 

La rivoluzione è sostenuta anche dai cristiani?

 

Molti dei miei amici cristiani sostengono la rivoluzione. Ad Aleppo tutti i cristiani si concepiscono come una minoranza e sono estremamente spaventati all’idea che i musulmani possano volerli sopprimere. Ma ciò non avverrà, è del tutto evidente che il regime ora non sta cercando di proteggere nessuno e colpisce a casaccio con le sue bombe. Da quanto è iniziata la rivoluzione i cristiani lo hanno capito chiaramente.

 

(Pietro Vernizzi)