Non c’è nulla di nuovo tanto nelle dichiarazioni di Khamenei che vuole la distruzione dello Stato di Israele quanto nel fatto che quest’ultimo si prepari con soluzioni militari per scongiurare un simile rischio. Ne è convinta Fiamma Nirenstein, giornalista di lungo corso e ora deputata del Pdl e vicepresidente della Commissione esteri alla Camera che ha commentato per ilsussidiario.net due recenti notizie: la dichiarazione dell’Ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema della Repubblica islamica iraniana, che ha detto “Israele finirà per scomparire dal panorama geografico” e la notizia della presunta esistenza di un piano israeliano per attaccare l’Iran rivelato dal blogger israelo-americano Richard Silverstein.



“La distruzione di Israele è il leit motiv di tutta la politica estera iraniana e degli Ayatollah”, spiega Nirenstein, “sarebbe sciocco e da incompetenti pensare che sia un fatto casuale. L’Iran vuole distruggere Israele perché si tratta di una parola d’ordine di parecchie organizzazioni islamiste intorno a loro. E’ un tema capace di coalizzare il mondo islamico intorno all’Iran. È un gesto egemonico, di alleanza nei confronti del resto del mondo islamico. Se tu odi Israele e vuoi distruggerlo”, continua Nirenstein, “allora coalizzi intorno a te centinaia di milioni di persone. Ma è la cosa più corruttiva della mente araba e islamica che si sia mai vista perché distoglie dai temi del progresso, della democrazia, della libertà. E in secondo luogo”, secondo Nirenstein, “l’idea di costruire la bomba atomica rafforza questa immagine di stato guida dell’Iran”.



Parlando invece del piano di Israele per attaccare l’Iran svelato dal blogger, il vicepresidente della Commissione esteri si domanda: “ma è proprio vero che Israele è pronto ad attaccare? Io sarei un po’ perplessa… i piani di Israele non sono mai usciti dal segreto prima che venissero attuati. Israele sta molto attento ai suoi segreti. I servizi segreti e l’esercito sono sempre stati molto competenti. Personalmente mi permetto di dubitare fortemente che quello dato alla stampa dal blogger sia il piano di Israele. Anche perché sembra fatto da un bambino: radar, telefoni, bombardamenti alle strutture nucleari… se qualcuno ci sta lavorando lo starà facendo sicuramente in maniera più segreta e seria”.



Resta il fatto che “il pericolo per Israele è reale: dal momento in cui l’Iran dovesse avere la bomba atomica, la minaccia alla vita di Israele sarebbe evidente. Io penso che agirà se nessuno dovesse riuscire a far ragionare l’Iran”.

 

(Matteo Rigamonti)