Un articolo pubblicato su Le Monde risolleva il dibattito sull’aborto farmacologico, i cui effetti collaterali sono pericolosi quanto o forse di più di quelli dell’aborto chirurgico. Quelli più ampiamente documentati a livello scientifico riguardano la RU486. Secondo Le Monde però anche la pillola del giorno dopo di terza generazione, a sua volta un farmaco abortivo nonostante in molti lo ritengano un semplice anticoncezionale, produce delle conseguenze pericolose per la salute della donna. Ilsussidiario.net ha intervistato Monty Patterson, il padre della prima donna al mondo la cui morte per infezione è stata imputata alla RU486. Le pillole del giorno dopo presenti sul mercato sono di diverso tipo, Patterson ritiene che in particolare da uno di questi emergano evidenze di possibili effetti collaterali gravi.
Quali evidenze stanno emergendo sugli effetti collaterali della pillola del giorno dopo?
La pillola chiamata Ella 1 o Ulipristal acetato, detto anche anticoncezionale d’emergenza, è utilizzata per prevenire la gravidanza nei cinque giorni successivi al sesso non protetto. Le ricerche hanno dimostrato che questo farmaco ha proprietà simili alla RU486, che come è noto è utilizzato per abortire nella fase iniziale della gravidanza. La mia preoccupazione riguarda quindi il fatto che Ella 1 o Ulipristal acetato si propone di bloccare la capacità del sistema immunitario della madre di diventare immuno-tollerante alla presenza dell’embrione, in modo da impedirne l’impianto nell’utero.
Per quale motivo ciò la preoccupa?
Anche la RU486 ha delle proprietà le quali bloccano il sistema immunitario della madre e la predispongono a delle gravi infezioni. Mia figlia Holly è morta proprio in seguito a un’infezione causata dall’utilizzo della RU486. Tanto Ella 1 quanto RU486 hanno la facoltà di creare disordini al sistema immunitario, e questo particolare rischio è quindi per me un motivo di grande preoccupazione, perché può danneggiare in modo grave la salute delle donne che cercano di prevenire o mettere fine a una gravidanza.
Può spiegare dal punto di vista medico come avviene questo blocco del sistema immunitario?
Il duplice effetto, tanto di Ella 1 quanto di RU486, è quello di bloccare i recettori del progesterone e dei glucocorticoidi. Queste proprietà possono danneggiare il sistema immunitario provocando rischi elevati per la salute della donna, fino a portarla alla morte come è avvenuto a mia figlia Holly.
Quindi anche la pillola del giorno dopo può essere mortale?
Ella 1 è un farmaco in grado di provocare l’aborto, e quindi nei casi in cui se ne abusi provoca gli stessi effetti collaterali della RU486. Tra questi ci sono emorragie gravi, infezioni e attacchi cardiaci.
Lei ritiene che Ella 1 vada proibito dalle autorità sanitarie?
Non intendo sminuire l’importanza del dibattito in corso tra i medici sulla contraccezione d’emergenza, ma sto leggendo le ricerche scientifiche in grado di mappare gli effetti dell’utilizzo di Ella 1. In particolare il centro della questione riguarda il recettore selettivo di progesterone, i cui effetti non sono esattamente gli stessi della RU486. Il tempo dirà se effettivamente le donne riportino degli effetti collaterali gravi, e quindi potremo imparare di più sulle conseguenze della contraccezione d’emergenza, in confronto con la contraccezione comune. Le donne per esempio stanno abusando di aborto medico e RU486 come forme di anti-concezionali, e noi vogliamo conoscere gli effetti di questi farmaci sulle donne.
In che modo è possibile raggiungere questo obiettivo?
Ciò sarà possibile soltanto se le donne, le loro famiglie e i medici incominceranno a riportare accuratamente questi dati. E’ questo il principale problema negli Stati Uniti: il sistema attraverso cui sono riportati questi dati avviene su base volontaria, e quindi a volte le donne hanno emorragie o problemi medici legati a farmaci come l’RU486, o i contraccettivi d’emergenza, ma la cosa resta segreta e quindi a livello statistico è come se non fosse mai avvenuta. In particolare il grande interrogativo è se si possa mettere in relazione l’utilizzo delle pillole per la contraccezione d’emergenza con effetti collaterali gravi.
Che cosa ne pensa infine delle implicazioni etiche legate all’utilizzo di queste pillole?
Si tratta di pillole che suscitano delle grandi controversie, tanto dal punto di vista culturale quanto sul piano medico. L’aborto solleva problemi così ampi, che preferisco però limitarmi a quelli di tipo medico. Non voglio imporre le mie opinioni morali sul fatto che ciascuna donna possa decidere se prendere o meno una pillola anticoncezionale o abortiva. La mia unica constatazione è che la RU486 è pericolosa per la salute della donna, come dimostra del resto la vicenda di mia figlia Holly.
(Pietro Vernizzi)