Tragedia questa mattina nel centro di Londra. Un elicottero (un AgustaWestland AW109, due motori e otto posti) stava sorvolando la capitale inglese, evidentemente a quota molto bassa, quando intorno alle 8.30 (ora locale) ha urtato una gru e si è schiantato al suolo vicino alla stazione della metropolitana di Vauxhall, a pochi metri dalle sede dell’MI6, i servizi segreti britannici. Il bilancio provvisorio parla di due morti (il pilota e un’altra persona ancora non identificata) e almeno 11 feriti, di cui uno in gravi condizioni. Nell’impatto sono state colpite anche diverse auto e la zona, immediatamente evacuata, è stata circondata da fiamme e una densa nube di fumo: “Nulla lascia pensare che lo schianto sia legato a un attentato terroristico”, hanno fatto sapere le autorità locali, mentre alcuni testimoni hanno visto l’elicottero ondeggiare “come fosse un giornale” e poi esplodere a terra. Abbiamo chiesto un commento a Ezio Denti, titolare dell’omonima scuola di volo e pilota comandante di elicotteri con oltre 20mila ore di volo.



Quali sono gli aspetti della tragedia che la convincono di meno?

La normativa ICAO prevede, sia in Italia che in tutti i Paesi europei, che il sorvolo di un centro abitato deve essere effettuato con un velivolo bimotore (come è l’Agusta 109) ma ovviamente a una quota di sicurezza. Il fatto che il velivolo in questione sia andato a scontrarsi con una gru fa pensare che dietro vi sia quasi certamente un errore umano.



Come mai un pilota dovrebbe scegliere di abbassarsi così tanto?

Bisogna capire se si sia abbassato per effettuare osservazioni particolari, magari dietro richiesta di un cliente che aveva a bordo, oppure se lo abbia fatto per la scarsa visibilità. Solitamente, infatti, per aumentare al massimo la visibilità, è consuetudine abbassarsi di quota, ma un conto è farlo in aperta campagna, un altro è farlo al centro di Londra dove possono esserci ostacoli di ogni tipo. Andare a urtare una gru in quel modo significa volare a quote davvero molto basse.

Non esistono restrizioni particolari per i centri abitati?



Un centro abitato non può essere sorvolato al di sotto dei 1500 piedi ma, in una città come Londra, il sorvolo non è comunque possibile sotto i 5000 piedi, quindi parliamo di oltre 1.500 metri. Solamente le forze dell’ordine possono attraversare la città a bassissima quota per svolgere ovviamente attività operative.

Sembra che in città vi fosse una fitta nebbia. Anche in questo caso non esistono dei limiti per alzarsi in volo? 

La nebbia è ovviamente uno degli elementi ostativi per il volo, però bisogna capire se il pilota e l’elicottero fossero abilitati al cosiddetto volo strumentale.

Di che si tratta?

Esistono essenzialmente due tipi di volo, quello a vista e quello strumentale: nel primo caso è il pilota a mantenere uno stretto contatto cielo-terra, quindi deve poter vedere al meglio all’esterno del velivolo con una visibilità non inferiore a circa 5 chilometri. Nel secondo caso, invece, il controllo del velivolo è ottenuto per mezzo della strumentazione di bordo.

Cosa crede sia accaduto questa mattina?

E’ difficile immaginare che il pilota stesse effettuando un volo strumentale sulla città di Londra, perché solitamente si tratta di una procedura che viene effettuata, per esempio, per atterrare in un aeroporto. Credo quindi che l’incidente sia stato causato principalmente dalla poca visibilità e, con ogni probabilità, da una scarsa preparazione del pilota.

Possiamo quindi attribuire il disastro quasi certamente a un errore umano?

Credo proprio di sì, innanzitutto perché l’elicottero in questione, l’AgustaWestland AW109, è una macchina italiana eccellente e bimotore, quindi anche se avesse avuto problemi meccanici è un velivolo che, per la sua versatilità, riesce ad essere gestito molto bene. Il pilota ha volato a bassissima quota, sbagliando tutte le procedure e andando a urtare una gru: un grattacielo in costruzione è alto, ma non credo possa superare i 300 metri, quindi significa che l’elicottero volava davvero a una quota incredibilmente bassa.

L’errore umano è la principale causa degli incidenti di elicotteri?

Se analizziamo le cause di tutti gli incidenti aeronautici, in particolar modo quelli di elicotteri, quindi macchine a corto-medio raggio che non volano a quote altissime, notiamo che sono tutti dovuti a errori umani. Inoltre la maggior parte avviene proprio a causa di collisioni con monti, cavi elettrici o quant’altro. Per questo dico che l’incidente di Londra è avvenuto quasi certamente per un errore del pilota.

 

(Claudio Perlini)