Si sta concludendo in una strage il blitz dell’esercito algerino contro gli islamisti che ieri hanno fatto irruzione in un campo petrolifero prendendo come ostaggi quasi tutti i lavoratori, tra cui una quarantina di occidentali (americani, francesi, giapponesi, inglesi) e circa centocinquanta algerini. L’attacco di una milizia appartenente alle tante formate da estremisti islamici vicini ad Al Qaeda che dominano nel deserto del Sahara era stato sferrato come ritorsione contro l’Algeria colpevole di aver concesso agli aerei francesi impegnati nei bombardamenti del Mali l’uso dello spazio aereo. La richiesta principale per liberare gli ostaggi era quella di far cessare i bombardamenti aerei nel Mali. Stamane si era verificata la fuga di una trentina di ostaggi di cui solo un paio francesi, scappati dal campo petrolifero dove erano tenuti prigionieri, in modo rocambolesco. Secondo le testimonianze gli ostaggi erano tenuti prigionieri con cinture di esplosivo legate in vita. Sempre secondo alcuni degli ostaggi riusciti a fuggire, nelle vicinanze del campo petrolifero c’è una base dell’esercito algerino che però durante l’attacco di ieri non sarebbe intervenuta a difendere i lavoratori. Adesso il tragico epilogo: in maniera inaspettata l’esercito algerino ha deciso di tentare un blitz per liberare gli ostaggi ma dalle notizie che arrivano dall’Africa il blitz si starebbe trasformando in una strage di ostaggi. Ne sarebbero infatti rimasti uccisi trentacinque mentre i terroristi uccisi sarebbero una quindicina. Il blitz è stato condotto con elicotteri che hanno bombardato sembra in modo indiscriminato il campo petrolifero. A darne notizia la televisione araba Al Jazeera. Inoltre truppe di terra hanno circondato il campo petrolifero e un bus sfuggito dal campo che trasportava ostaggi e miliziani in cerca di fuga è stato centrato dal fuoco dell’esercito algerino uccidendo le persone che vi si trovavano dentro. La situazione è del tutto confusa e i combattimenti ancora in corso: secondo la televisione algerina circa duecento ostaggi sono riusciti a fuggire grazie ai bombardamenti dell’esercito tra cui venticinque lavoratori occidentali. Come detto, in mattinata ne erano fuggiti altri ventisei di cui tre inglesi e uni francese.
La Francia segue da vicino tutta la situazione: il presidente Hollande ha ammesso ufficialmente che nel campo petrolifeor ci siano diversi lavoratori francesi ma non ha voluto rilasciare commenti su eventuali vittime.