Fiscal cliff, il baratro fiscale, è stato evitato all’ultimo minuto. Una battaglia lunga, lunghissima che ha visto contrapposti il presidente degli Stati Uniti e il Partito repubblicano in una lotta all’ultimo decreto per il rinnovo delle norme che regolano gli emendamenti in materia fiscale. Termine ultimo era proprio il primo gennaio, dopo di che una marea di norme che regolano la vita fiscale degli Stati Uniti sarebbe decaduta con conseguenze gravissime per tutti i cittadini (un aumento di tasse che avrebbe colpito il 98% dei cittadini, tagli alle spese, aumento del Pil insomma gli Stati  Uniti si sarebbero diretti verso la recessione). Il braccio di ferro tra democratici e repubblicani era su possibili aumenti di tasse ma alla fine anche la Camera ha votato il sì e adesso le norme sono diventate legge. Un voto ottenuto solo in tarda serata, le undici americane, a sottolineare come fino all’ultimo ci sia stata battaglia. I repubblicani infatti chiedevano ancora ieri sera un emendamento taglia spesa del valore di 330 miliardi di dollari. I sì sono stati 257, i no 167. I repubblicani hanno quasi tutti votato no: 151 contro 85 sì. Il Senato con un voto raggiunto solo alle due del mattino di ieri aveva invece votato quasi in massa per il sì, 89 sì contro otto no. Ma la Camera come si sa è a maggioranza repubblicana a differenza del Senato a maggioranza democratica. Adesso tutti coloro che guadagnano più di 400mila dollari all’anno subiranno l’aumento di tasse a cui i repubblicani erano contrari. Un voto favorevole ma in definitiva che non risolve il vero problema fiscale dei tagli alla spesa pubblica. Per esso ci vorrà un nuovo negoziato e prevedibile nuova battaglia parlamentare. Ovviamente soddisfatto il presidente degli Stati Uniti Obama che aveva lottato apertamente per ottenere questo risultato. In una conferenza stampa dopo il voto finale ha detto che tale intesa rappresenta un passo per rafforzare l’economia americana. Avevo promesso di alzare le tasse sui più ricchi, il due per cento degli americani, e di salvaguardare la classe media. Stasera lo abbiamo fatto” ha detto. Aggiungendo che. “Ringrazio tutti i deputati e i senatori, e soprattutto lo straordinario lavoro del mio vicepresidente, Joe Biden. Questo è un passo importante per rafforzare l’economia, ma è solo un primo passo nella lotta al deficit. Serve ora un’intesa più ampia per rilanciare l’economia. Democratici e repubblicani possono lavorare insieme”.



Vittoria dunque per Obama che può riprendere le vacanze che aveva dovuto sospendere il 25 dicembre per seguire la situazione. E Wall Street alla sua apertura oggi in giornata troverà il decreto diventato legge: quale sarà la reazione dei mercati?

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