La situazione per i civili siriani soprattutto coloro che vivono nelle periferie della capitale Damasco, è talmente drammatica che alcuni religiosi islamici hanno pronunciato una fatwa che permette alla gente di mangiare carne normalmente proibita. E cioè quella dei cani, dei gatti e degli asini. La gente infatti sta letteralmente morendo di fame per la terribile guerra civile che da anni insanguina il pese. La zona dove si vive maggiormente il disagio per la mancanza di cibo è quella di Muadhamiya in mano ai ribelli, tanto che le agenzie internazionali di soccorso hanno chiesto al governo di permettere che soccorsi umanitari possano entrarvi. Durante lo scorso weekend, grazie a un cessate il fuoco temporaneo, centinaia di civili hanno potuto lasciare la zona. Il messaggio degli imam è stato rilasciato in concomitanza con l’inizio della festività islamica di Eid al-Adha, caratterizzata di solito da grandi banchetti e feste varie. E così gli imam hanno detto che carne di animali normalmente vietate nella religione islamica possono essere consumate. La fatwa, hanno anche detto, è un grido,un appello al mondo intero perché capisca la situazione drammatica della popolazione: se continua così, dicono, la gente finirà per mangiarsi i cadaveri. La situazione è talmente assurda, ha detto un responsabile di Medici senza frontiere, che i commissari dell’ONU che indagano sulle armi chimiche possono tranquillamente entrare in queste zone, mentre gli aiuti umanitari non possono.