Quattro morti e più di venti persone ferite: è il bilancio dell’attacco islamista alla chiesa della Vergine Maria del Cairo la scorsa domenica. Ma la notizia più sconcertante, secondo quanto riporta oggi l’agenzia Asianews, è che i poliziotti che dovevano essere di guardia alla chiesa stessa come disposto dal governo egiziano in seguito a numerosi attacchi analoghi, sarebbero fuggiti alla vista dei terroristi. Lo dice il direttore amministrativo della comunità copta di al-Warraq (Giza): ha visto i poliziotti andarsene proprio mentre scattava l’attacco. Ovviamente il caso se confermato riporta alla luce le responsabilità della polizia egiziana che già in passato non avrebbe difeso come di dovere edifici appartenenti ai cristiani. Inoltre altri testimoni hanno detto che nonostante le chiamate sia la polizia che le ambulanze non sono giunte in tempo utile sul luogo della sparatoria accaduta mentre si celebrava un matrimonio. Ieri intanto si sono celebrati i funerali delle quattro vittime, tra cui un bambino di 8 anni. La messa è stata tenuta dal vescovo Youannas che fra le altre cose ha detto: “Il sangue versato dagli innocenti non è mai vano agli occhi di Dio e della Chiesa. I responsabili di questo atto si illudono se pensano che ci asterremmo dal frequentare la chiesa. Dopo questo incidente la nostra comunità ha acquistato ancora più forza, grazie al sacrificio dei nostri martiri”. Contro l’attacco si è pronunciato Ahmed al-Tayyeb, grande imam di al-Azhar il più importante centro sunnita che lo ha definito un atto criminale contro le religioni e i valori. Anche i Fratelli musulmani hanno condannato l’attacco.