Si chiama Ghadi Darwiche e nelle intenzioni dei suoi genitori dovrebbe rappresentare un caso, un esempio per rendere migliore il proprio Paese. Un paese che come si sa si regge su un delicatissimo equilibrio tra le tante confessioni, ben diciotto riconosciute ufficialmente, che poi regolano i vari aspetti della vita politica e sociale libanese in rapporti di forze che corrispondono al peso delle varie fedi. Addirittura fino allo scorso anno non ci si poteva sposare senza che venisse celebrato un matrimonio religioso e infatti i genitori di questo bimbo, il primo in tutto il Libano ad essere registrato all’anagrafe senza denunciare l’appartenenza ad alcuna religione, sono stati la prima coppia a sposarsi in modo civile. Un caso, il loro, che ha richiesto una specialissima dispensa da parte del ministero degli interni. La coppia, musulmana, ha così voluto sottolineare come secondo loro il non riconoscimento ufficiale dell’appartenenza religiosa possa essere un modo per contribuire a rendere il Libano un paese meno a rischio di guerre e attentati. Come si sa infatti il paese per anni ha vissuto una sanguinosa guerra civile tra cristiani e islamici.