Ancora un efferato omicidio in Brasile, ancora una volta legato al mondo del calcio. Un ex giocatore di 35 anni, Joäo Rodrigo Silva Santos, è stato rapito e barbaramente ucciso nella periferia di Rio De Janeiro. Come riporta il sito “Globo.com”, l’uomo è stato decapitato e la testa è stata lasciata in uno zaino vicino la sua abitazione, dove è stata trovata dalla moglie. In carriera la vittima ha militato in diversi club svedesi e nella seconda squadra del Botafogo, prima di ritirarsi e aprire un’attività commerciale. Nei giorni scorsi, poco dopo essere uscito dal lavoro, di lui era scomparsa ogni traccia: la moglie si è quindi preoccupata, tanto che di notte “usciva di casa ogni volta che sentiva un’auto”, ha raccontato il cognato ai media brasiliani. Il mattino seguente la donna ha trovato uno zaino nel giardino di casa e, aprendolo, ha fatto la macabra scoperta: all’interno c’era la testa del marito. Questa terribile vicenda rimanda all’altra, altrettanto cruenta, avvenuta sempre in Brasile nel luglio scorso: un arbitro aveva accoltellato e ucciso un giovane durante una partita regionale dopo essere stato insultato e aggredito per aver estratto il cartellino rosso. Amici e familiari della vittima avevano quindi invaso il campo per vendicarsi: una volta raggiunto, lo hanno decapitato e squartato.