Si stavano occupando delle vaccinazioni antipolio in un ospedale di Budh Bher, un quartiere di Peshawar, nella provincia sudoccidentale di Khyber Pakhtunkhwa, in Pakistan. Erano loro, spiega AsiaNews, l’obiettivo dell’attentato dinamitardo di matrice islamica che, questa mattina, ha provocato la morte di almeno sei persone – 4 poliziotti e 2 attivisti che stavano distribuendo il vaccino – e 12 feriti. La bomba è esplosa mentre stavano raggiungendo alcune abitazioni. L’assalto è solamente l’ultimo di una lunga serie che, negli ultimi tempi, sta insanguinando la zona. Dall’ultima settima di settembre ad oggi le vittime della città di Peshawar sono state almeno 200. Non è neppure la prima volta che i talebani colpiscono chi è impegnato nella lotta alla malattia che, nel 2011, segnava ancora 198 contagiati, il più alto numero al mondo, mentre grazie agli attivisti che operano nell’ambito di un programma delle Nazioni Unite, nel 2012 erano scesi a 58. Il pretesto degli estremisti islamici consiste nell’affermare che le vaccinazioni celerebbero, in realtà, l’intento di sterilizzare i bambini islamici, mentre gli operatori sarebbero spie a servizio della Cia.