E’ stato reso noto il testo integrale della lettera che Edward Snowden ha consegnato a Mosca al deputato tedesco dei Verdi Hans-Christian Stroebele. Quest’ultimo ha incontrato la “talpa” della vicenda Datagate per conoscere la sua disponibilità a testimoniare davanti alla giustizia tedesca sul presunto spionaggio nei confronti della cancelliera Angela Merkel e di altri politici da parte della National Security Agency (Nsa). Snowden si sarebbe reso disponibile, chiedendo però di poter raccontare le sue verità in videoconferenza dalla Russia per evitare di essere arrestato una volta superati i confini. Il suo legale, Anatoli Koutcherena, ha detto che spetta a Berlino decidere su questa particolare richiesta, ma non dovrebbero esserci problemi. Ecco di seguito il testo integrale della lettera, riportato da La Repubblica.
“A chi di interesse,
Mi è stato richiesto di scrivervi in relazione alla vostra indagine sulla sorveglianza di massa.
Sono Edward Joseph Snowden, già impiegato attraverso contratti o assunzione diretta come esperto tecnico dalla National Security Agency degli Stati Uniti, della Cia e della Defense Intelligence Agency.
Durante il mio servizio in queste organizzazioni, penso di essere stato testimone di violazioni sistematiche della legge da parte del mio governo che hanno creato un dovere morale ad agire. Come risultato dell’aver dato notizia di queste preoccupazioni, ho dovuto affrontare una campagna persecutoria che mi hanno costretto ad allontanarmi dalla mia casa e dalla mia famiglia. Sto vivendo come esiliato grazie a un asilo temporaneo nella Federazione Russa, come previsto dalle leggi internazionali.
Sono incoraggiato dalla risposta del mio atto di espressione politica, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. Cittadini in tutto il mondo come anche alti esponenti politici, anche negli Stati Uniti, hanno considerato un servizio pubblico il disvelamento di un sistema così diffuso di sorveglianza che non risponde ad alcuna responsabilità politica. Queste rivelazioni hanno dato vita alla proposta di molte nuove leggi e politiche per rispondere a questi abusi della fiducia pubblica. I benefici per la società di questa crescente conoscenza sono sempre più chiari e allo stesso tempo i rischi pare siano stati mitigati.
Considerato che il risultato dei miei sforzi è stato chiaramente positivo, il mio governo continua a trattare il dissenso come diserzione, e cerca di criminalizzare i miei discorsi politici con accuse di reati per i quali non esiste il diritto alla difesa. In ogni caso, dire la verità non è un crimine. Sono fiducioso che con il sostegno della comunità internazionale, il governo degli Stati Uniti abbandonerà questo comportamento dannoso. Spero che quando le difficoltà di questa situazione umanitaria saranno risolti sarò in grado di cooperare nella ricerca responsabile di fatti riportati dai media, particolarmente sull’autenticità e la veridicità dei documenti, nel rispetto delle leggi.
Non vedo l’ora di parlare con voi nel vostro paese quando questa situazione finirà, e grazie per i vostri sforzi nel difendere le leggi internazionali che ci proteggono tutti.
I miei migliori saluti,
Edward Snowden”