Succede anche questo, nella sempre più bizzarra Inghilterra, anche se i piani sono quelli di portare questa “buona novella” in tutto il mondo, cominciando dagli Stati Uniti. Di cosa si tratta? Apparentemente un normale appuntamento domenicale, in una chiesa concessa di buona volontà da un pastore anglicano. Dentro, sull’altare, un predicatore che assomiglia vagamente a Gesù (capelli biondi lunghi, barba, anche se lui dice di averli sempre tenuti così), sui banchi diversi “fedeli”, un paio di centinaia. Il predicatore predica, si canta tutti insieme, si raccolgono le elemosine, si ascoltano anche canzoni (seppur di gruppi rock come i Dire Straits, ma si sa che anche la chiesa cattolica ha avuto il suo periodo di “messe beat”). Tutto normale? Non proprio, perché manca l’elemento portante dell’appuntamento domenicale: Dio. Questa è infatti una liturgia per atei, coloro che non credono, agnostici compresi. Il predicatore, Sanderson Jones, è uno dei fondatori della Assemblea domenicale dedita a presentare, come dicono loro, il meglio della Chiesa ma senza Dio. Che cosa vogliono fare? Quello che fanno i cristiani: aiutare il prossimo, stare insieme in una comunità, vivere serenamente, annunciare il “verbo” al mondo, dare vita a centinaia di assemblee domenicali come queste, ma categoricamente senza parlare o pregare Dio. Insomma, dimostrare che si può essere buoni e vivere bene senza avere a che fare con il divino, spiega. Poi, aggiunge Jones, può unirsi a noi anche chi crede, gente di qualunque religione, per dar vita a una sorta di religione universale. Come dice qualcuno dei “fedeli”: ho sempre desiderato andare in chiesa, ma non credo in Dio. Amen. E il predicatore Jones è già pronto a varcare l’oceano, prossima tappa gli Stati Uniti.