Secondo quanto detto dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby durante un incontro pubblico, massima autorità della Chiesa anglicana (il cui capo formale è la regina d’Inghilterra) la fede religiosa non è la motivazione fondante per frequentare le scuole private della Chiesa stessa. Gli studenti dunque non possono e non devono essere selezionati in base alla propria fede. Ci sono scuole brillanti dal punto di vista educativo, ha detto, dove gli unici criteri di iscrizione sono la residenza, dove cioè si vive, e che danno ottimi risultati. E’ solo una questione di autorità educativa, ha detto. Lo stesso arcivescovo ha mandato i suoi cinque figli alle scuole statali. Quello che va ricercato nelle scuole anglicane, ha detto ancora, è una profonda adesione al bene comune: basta con i test di selezione basati esclusivamente sulla propria fede religiosa. Sono circa un milione gli studenti che frequentano le scuole della Chiesa d’Inghilterra: si tratta di 4484 scuole primarie e medie e 193 licei.  L’iscrizione solitamente viene data con preferenza a coloro i quali i genitori sono abituali frequentatori dell’istituzione religiosa. Un giudizio, quello dell’arcivescovo, che ovviamente sta alzando polemiche all’interno della stessa Chiesa anglicana. 



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