“Abbiamo sbagliato, cercate di comprenderci e perdonarci”. Due militanti dell’Islamic State of Iraq and al-Sham (Isis), un gruppo di ribelli siriani legati ad Al Qaeda si sono scusati pubblicamente dopo aver decapitato la persona sbagliata. Poco prima, infatti, i due avevano diffuso un video in cui giustiziavano un uomo considerato un seguace del presidente siriano Bashar al Assad, mostrandone poi fieri e orgogliosi la testa appena staccata dal resto del corpo. Altri combattenti, però, guardando le immagini, hanno riconosciuto nella vittima non un “collaborazionista”, come veniva definito, ma un militante islamista scomparso da un paio di giorni che da sempre si batteva contro il regime siriano insieme a un gruppo sunnita. Insomma, si è trattato di un errore, di uno scambio di persona, costato però la testa a un uomo. A quel punto, quando il danno era ormai fatto, i due militanti non hanno potuto fare altro che diffondere un nuovo video per ammettere l’errore: “Scusate, ci siamo sbagliati”.