Non ci sono solo gli attentati che provocano continue stragi di cristiani davanti e dentro le chiese della Nigeria. Nel folle e sanguinario piano delle milizie al qaediste di Boko Haram che vogliono ripulire tutta la Nigeria della presenza dei cristiani, anche il rapimento di donne cristiane. Che poi vengono obbligate a convertirsi all’Islam e quindi a sposare gli stessi terroristi. L’agenzia Reuters ha pubblicato la testimonianza di una giovane di 19 anni rapita per tre mesi. In pratica era diventata la schiava di un gruppo di militanti, cucinava e portava le munizioni mentre si spostavano per il territorio. Se piangevo, ha raccontato, mi picchiavano: volevano che diventassi musulmana ma ho sempre rifiutato, ha detto. Dopo una conversione obbligata e un matrimonio altrettanto forzato è riuscita a fuggire. L’unica cosa positiva di questa terribile esperienza, come ha detto lei stessa, è che non è mai stata costretta a subire violenze sessuali. La ragazza ha poi raccontato come questi guerriglieri assalissero villaggi di cristiani, prendessero gli uomini per portarli in luoghi nascosti dove tagliavano loro la gola. Anche la moglie del capo del gruppo prendeva parte a questi omicidi di civili. La ragazza è riuscita a liberarsi solo dopo che, sentitasi male, era stata portata accompagnata da una donna musulmana in un ospedale: qui ha avuto il coraggio di denunciare la sua situazione. Ma le notizie che giungono dalla Nigeria dicono di continui rapimenti soprattutto di ragazze cristiane di 18 anni e anche meno.