Con una maggioranza di cinque giudici contro quattro, la Corte suprema americana ha votato contro la richiesta di diverse associazioni che chiedevano di abolire e giudicare incostituzionale una recente legge dello stato del Texas. La legge in questione, che ha suscitato un forte dibattito nello stato americano da quando è stata approvata lo scorso luglio, limita la possibilità ai medici che praticano aborti nelle cliniche private di usufruire degli ospedali pubblici per l’interruzione di gravidanza. Le associazioni contrarie lamentano che questa disposizione abbia portato all’impossibilità per un terzo delle cliniche abortiste presenti in Texas a svolgere la propria attività. In passato un aborto poteva essere effettuato su richiesta anche in altre strutture, cosa che la nuova legge limita grandemente. Il governatore dello stato ha espresso soddisfazione per la decisione della Corte suprema, che, ha detto, riconosce la validità dell’impegno da parte del Texas a migliorare le condizioni mediche delle donne e a promuovere la salvaguardia della vita. Le associazioni abortiste parlano invece di una legge anti costituzionale perché di fatto limita la possibilità delle donne di abortire.